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  • Mercoledì 12 agosto 2015

La scomposta reazione di Tinder a un articolo di Vanity Fair

L'account Twitter della famosa app per incontri ha risposto in modo un po' agitato a un articolo che rifletteva sul cambiamento delle relazioni

Sull’ultimo numero dell’edizione statunitense di Vanity Fair c’è un articolo – pubblicato anche online – che si intitola “Tinder e l’alba dell’apocalisse delle relazioni” ed è stato scritto dalla giornalista e scrittrice Nancy Jo Sales. Nell’articolo, Sales racconta di come si stanno trasformando le relazioni tra le persone a causa della sempre maggiore diffusione delle nuove app e dei siti per incontrarsi e conoscersi, da Tinder a OkCupid.

L’articolo di Vanity Fair è molto lungo e articolato: Nancy Jo Sales racconta di conversazioni che ha avuto con diversi ragazzi e ragazze sul modo in cui vivono le loro relazioni e su come usano Tinder e le altre app simili, ma riferisce anche diverse opinioni esperte sul merito e indaga con una certa profondità la questione. L’articolo non ha un’esplicita tesi di fondo, non è uno di quegli articoli dove-andremo-a-finire, ma molte delle situazioni descritte danno l’impressione che i servizi come Tinder siano usati prevalentemente per fare sesso e che questo stia in qualche modo danneggiando le relazioni sentimentali e intime tra le persone.

Tinder è un’app di incontri molto diffusa e popolare: permette all’utente di mettersi in contatto con le persone che hanno manifestato interesse per il suo profilo, composto da qualche foto e qualche sintetica informazione personale. L’utente può inoltre impostare la zona geografica in cui cercare le persone da contattare, in modo da incontrare persone che si trovano ragionevolmente vicine a lui o lei.

Come ha ricostruito Mashable, l’account Twitter di Tinder ha risposto alla pubblicazione dell’articolo pubblicando una serie di commenti critici con un tono molto informale e un po’ agitato. Come ha notato Mashable, leggendo i tweet sembra di avere a che fare più con una persona arrabbiata che con un professionista capace di gestire una complessa situazione di relazioni pubbliche per un’azienda.

I primi tweet infatti hanno un tono ironico e un po’ risentito.

Ehi, Nancy Jo Sales, quello studio non è corretto. Se sei interessata a parlare sulla base dei fatti, noi siamo qui.

Per Vanity Fair – Un fatto poco noto: il sesso è stato inventato nel 2012, quando Tinder è stato lanciato.

Se pensate di abbatterci con questo giornalismo fazioso, beh, è un vostro diritto.

Altri tweet fanno riferimento a fatti poco chiari, come la presunta diffusione di Tinder in Corea del Nord.

Parlate ai nostri molti utenti in Cina e in Corea del Nord, che riescono a conoscersi grazie a Tinder anche nonostante Facebook sia proibito.

Altri infine provano, in modo disordinato, a offrire un diverso punto di vista su Tinder.

La Generazione Tinder esiste. La stanno creando i nostri utenti. Ma non è affatto come la dipingete.

Tinder crea esperienze. Creiamo connessioni che altrimenti non potrebbero mai esistere. A oggi otto miliardi di connessioni, per essere precisi.

A un certo punto della sfuriata, Nancy Jo Sales ha cominciato a rispondere: prima spiegando che il suo articolo non riguardava esattamente Tinder ma in generale le persone e le loro relazioni, e poi rispondendo alle accuse di aver fatto cattivo giornalismo. Tinder infatti sostiene nei tweet pubblicati di non essere stato contattato dalla giornalista.

https://twitter.com/nancyjosales/status/631281288423542784

Il mio articolo non riguardava nemmeno Tinder lol

https://twitter.com/nancyjosales/status/631258239036981248

– La prossima volta parla prima con noi, Nancy Jo Sales. È quello che fanno di solito i giornalisti.
– Non ho capito: intendete che i giornalisti devono chiedervi il permesso prima di scrivere di voi?

In tutto l’account di Tinder ha pubblicato 31 tweet sulla faccenda, gli ultimi dedicati a spiegare in modo più chiaro le obiezioni all’articolo di Vanity Fair. Tinder in particolare contesta che non siano state sentite abbastanza persone per potersi fare un’idea precisa di come Tinder viene davvero usato, spiegando che i dati in suo possesso indicano che le persone che usano Tinder sono per la maggior parte in cerca di relazioni durature e stabili e non solo di sesso per una notte.

È deludente che Vanity Fair abbia pensato che quel piccolo gruppo di persone che ha sentito sia rappresentativo di tutti gli utenti.

Parlate con le molte coppie – etero e gay – che si sono sposate dopo essersi conosciute su Tinder.

Con un comunicato diffuso nella tarda mattinata di mercoledì (orario degli Stati Uniti) Tinder ha ammesso di aver esagerato nella sua risposta all’articolo di Vanity Fair, dicendo di averlo fatto nel tentativo di mostrare i lati positivi di Tinder e le cose belle che usare l’app può fare per le relazioni tra le persone.

(Al momento dell’aggiornamento dell’articolo il sito di Tinder non è raggiungibile, questo è uno screenshot del comunicato di Tinder postato su Twitter da uno degli account di BuzzFeed.)