12 cose che (forse) non sapete su J.K. Rowling

Una delle scrittrici più famose e apprezzate al mondo compie gli anni oggi: e "J.K." non è il suo vero nome, per esempio

di Arianna Cavallo – @ariannacavallo

J.K. Rowling con fan vestiti con i colori del Grifondoro alla prima mondiale di Harry Potter e il principe mezzosangue a Londra, 7 luglio 2009. 
(Leon Neal/AFP/Getty Images)
J.K. Rowling con fan vestiti con i colori del Grifondoro alla prima mondiale di Harry Potter e il principe mezzosangue a Londra, 7 luglio 2009. (Leon Neal/AFP/Getty Images)

La scrittrice inglese J.K. Rowling, conosciuta in tutto il mondo per aver scritto la saga di Harry Potter, compie oggi 50 anni: è nata infatti a Yate, in Inghilterra, il 31 luglio del 1965 – lo stesso giorno del suo famoso personaggio fittizio Harry Potter, che oggi compie 35 anni. È probabile che non ci siano oggi nel mondo scrittori o scrittrici più famosi e amati di Rowling, e se ci sono pochissimi: i libri di Harry Potter sono stati tradotti in più di 70 lingue e hanno venduto più di 450 milioni di copie in tutto il mondo. Per festeggiarla abbiamo raccolto 12 cose su di lei che forse non conoscete: se siete grandi fan e le conoscete già, portate pazienza, e magari aggiungetene altre nei commenti.

1) Il suo vero nome è Joanne Rowling, soprannominata Jo fin da piccola. J.K. Rowling è lo pseudonimo letterario con cui è stata pubblicata la saga di Harry Potter: l’editore le consigliò di utilizzare solo un’iniziale per dare l’impressione che il libro fosse stato scritto da un uomo, così da non allontanare i lettori. K sta per Kathleen, il nome della nonna paterna.

2) Rowling ha scritto il suo primo racconto, Rabbit, a sei anni. In tutto ha pubblicato 13 libri: i sette della storia di Harry Potter e altri tre sul mondo dei maghi (Le fiabe di Beda il Bardo, Il Quidditch attraverso i secoli, e Gli animali fantastici: dove trovarli). A questi si aggiungono tre libri per adulti: Il seggio vacante, diventato anche una miniserie tv prodotta da BBC e HBO, e la serie dedicata all’investigatore privato Cormoran Strike, firmati con lo pseudonimo di Robert Galbraith: finora sono usciti Il richiamo del cuculo e Il baco da seta, mentre il 20 ottobre del 2015 uscirà Career of Evil.

3) Rowling ha raccontato di aver avuto per la prima volta l’idea di Harry Potter mentre viaggiava su un treno.

«Era il 1990. Io e il mio ragazzo di allora avevamo deciso di trasferirci a Manchester. Dopo aver cercato un appartamento per una settimana, stavo tornando a Londra da sola su un treno affollato, e l’idea di Harry Potter mi venne semplicemente in mente. Scrivevo ininterrottamente da quando avevo sei anni, ma non mi ero mai entusiasmata a un’idea così tanto. Con molta frustrazione mi accorsi che la mia penna non funzionava ed ero troppo timida per chiedere a qualcuno di prestarmela. Penso che probabilmente fu una buona cosa perché restai seduta a pensare per quattro ore (il treno era in ritardo), e così mi spuntavano in testa mille dettagli, mentre questo ragazzino ossuto, occhialuto e coi capelli neri che non sapeva di essere un mago diventava sempre più reale».

Rowling cominciò a scrivere Harry Potter e la pietra filosofale, il primo libro della serie, quella sera stessa.

4) Il binario 9¾ della stazione londinese di King’s Cross da cui parte il treno per Hogwarts è un omaggio ai suoi genitori, Peter James e Anne Volant, che nel 1964 si incontrarono nella stazione su un treno in partenza per Arbroath. Avevano 18 anni ed erano entrambi arruolati nella Marina: si sposarono un anno dopo, pochi mesi prima della nascita di Rowling. Meno di due anni dopo nacque la sorella Dianne.

«Per me la stazione di King’s Cross è un posto molto molto romantico, forse la stazione più romantica, sostanzialmente perché è lì che si incontrarono i miei genitori. E quindi ha sempre fatto parte del mio immaginario da bambina. Volevo che Harry Potter andasse a Hogwarts su un treno e quindi doveva essere per forza King’s Cross».

Carlo Camilla
Carlo e Camilla, duchi di Cornovaglia, davanti al binario 9 3/4 della stazione di King’s Cross a Londra, 30 luglio 2013. (Chris Jackson/Getty Images)

5) Rowling ha raccontato più volte di aver vissuto un periodo difficile dopo la morte della madre, causata dalla sclerosi multipla, nel 1990. Si trasferì allora a Porto, in Portogallo, per lavorare come insegnante di inglese; sposò un portoghese ed ebbe una figlia, Jessica, nel 1993. Il matrimonio non funzionò e Rowling andò a vivere a Edimburgo dalla sorella: era una madre single senza un lavoro e racconta di essere sopravvissuta solo grazie ai sussidi di disoccupazione. In quel periodo le venne diagnosticata la depressione, a cui sono ispirati i Dissenatori di Harry Potter. Non è vero che scrisse Harry Potter nei bar perché non aveva il riscaldamento a casa, come sostiene una leggenda metropolitana: lo faceva solo perché la figlia si addormentava più facilmente dopo una passeggiata all’aperto.

6) Rowling ha raccontato di aver inventato il Quidditch, lo sport più importante del mondo di Harry Potter che poi ha ispirato tornei nella realtà – cioè tra noi Babbani – dopo un litigio con il fidanzato:

«L’ho inventato in un piccolo hotel a Manchester dopo un litigio con il mio ragazzo di allora. Mi sono messa a pensare alle cose che tengono insieme una società, perché la uniscono e le danno il suo carattere particolare, e ho capito che avevo bisogno di uno sport. Fa diventare gli uomini pazzi, cosa piuttosto soddisfacente visto lo stato mentale di quando l’ho inventato».

Quidditch
Una partita di quidditch nella University of Alabama a Tuscaloosa, nel novembre del 2011. (AP Photo/Tuscaloosa News, Robert Sutton)

Rowling aveva inoltre deciso che il nome del gioco sarebbe iniziato con la lettera Q e ha riempito cinque pagine di nomi prima di decidersi per Quidditch.

7) Subito dopo la laurea, in letteratura francese e classica, Rowling ha lavorato per Amnesty International nel dipartimento dedicato all’Africa, dove arrivavano lettere e fotografie da persone scappate dai regimi totalitari, di persone disperse e torturate. Rowling continua a occuparsi di beneficenza e diritti umani: ha donato gli oltre 25 milioni di dollari ricavati dalla vendita di Le fiabe di Beda il Bardo all’associazione Comic Relief e un fondo per bambini poveri, è presidente di Gingerbread, un’associazione che aiuta i genitori single, e ha fondato Lumos, che aiuta i bambini rimasti orfani o abbandonati a trovare una famiglia.

8) Rowling è famosa anche per come utilizza Twitter: ha criticato le politiche del governo britannico con cui non è d’accordo, ha espresso più volte le sue idee politiche (a favore dei matrimoni gay, contro razzismo, discriminazioni, bullismo e omofobia), ha raccontato particolari di Harry Potter che non sono finiti nei libri, recentemente ha difeso la tennista Serena Williams da un attacco maschilista e qualche volta risponde anche ai fan.

9) Nel 2001 Rowling si è risposata con il medico scozzese Neil Murray e ha avuto con lui altri due figli, oltre a Jessica nata dal precedente matrimonio: David nel 2003 e Mackenzie nel 2005. Vivono insieme nella periferia di Edimburgo in una grande palazzo del XVII secolo.

tennis
J.K. Rowling e il marito Neil Murray al torneo di tennis di Wimbledon, Londra, 25 giugno 2013. (GLYN KIRK/AFP/Getty Images)

10) La storia di Rowling è stata raccontata nel documentario J. K. Rowling – A Year in the Life, uscito nel 2007. Per farlo il regista James Runcie ha seguito la scrittrice per un anno, dall’ottobre del 2006 all’ottobre del 2007, quando stava scrivendo Harry Potter e i doni della morte, ultimo libro della saga.

11) Oltre agli otto film di Harry Potter, dai suoi libri sono stati tratti The Casual Vacancy, miniserie coprodotta da HBO e BBC e ispirata al libro per adulti Il seggio vacante; e la trilogia Gli animali fantastici: dove trovarli, prodotta da Warner Bros e sceneggiata dalla stessa Rowling. Il primo film della serie uscirà in Italia l’11 novembre 2016, sarà diretto da David Yates e avrà tra il cast Eddie Redmayne e Katherine Waterston.

Vacancy
Michael Gambon e Juia McKenzie in The Casual Vacancy. Gabon ha interpretato anche il professor Albus Silente negli ultimi sei film della saga di Harry Potter. (Steffan Hill – BBC)

12) Nel 2008 Rowling tenne il tradizionale discorso di fine anno (il cosiddetto commencement speech) ai laureandi dell’università di Harvard, in cui raccontò la sua storia accompagnandola a molti buoni consigli. Vale la pena guardarlo o leggere il testo.