• Venerdì 31 luglio 2015

Cosa succede a Fiumicino

Punto della situazione sui problemi che negli ultimi giorni – ma sarebbe meglio dire negli ultimi mesi – stanno coinvolgendo il più grande aeroporto italiano

(ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)
(ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

Da qualche giorno c’è una situazione molto complicata al principale aeroporto di Roma – il “Leonardo da Vinci”, più noto come Fiumicino – che ha ulteriormente aggravato disagi e problemi che vanno avanti da molti mesi. Nel pomeriggio del 29 luglio c’è stato un incendio vicino alle piste, che ha interferito col traffico aereo; meno di 24 ore dopo c’è stato un blackout elettrico durato circa 20 minuti, indipendente dall’incendio del giorno prima, dovuto a un corto circuito. Il blackout ha riguardato tre dei quattro terminal dell’aeroporto, ha causato disagi ai passeggeri in arrivo e in partenza ma non ha invece interferito con le operazioni della torre di controllo, in cui la corrente è stata alimentata in modo autonomo da generatori di corrente.

L’incendio del 29 luglio ha riguardato circa 100 ettari di una pineta poco distante dall’aeroporto: è arrivato vicino alle piste e per alcune ore ha causato il blocco di tutti i decolli e la limitazione degli atterraggi. Le cause dell’incendio non sono ancora chiare: il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha detto che sembra che sia partito da tre punti diversi e la procura di Civitavecchia ha aperto un’inchiesta per scoprire le cause dell’incendio, non escludendo per ora l’ipotesi che possa essere stato doloso. Il 7 maggio 2015 c’era stato, sempre all’aeroporto di Roma Fiumicino, un grande incendio, a seguito del quale il Terminal 3 era stato prima chiuso e poi molto ridimensionato.

Il 30 luglio l’ENAC – l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – ha spiegato in un comunicato che nell’aeroporto di Roma Fiumicino persisteva “una situazione di criticità“, accentuata dal fatto che questo è un periodo in cui molti passeggeri transitano dall’aeroporto. ENAC ha detto che le criticità delle “compagnie tradizionali” sarebbero state risolte entro il 31 luglio, e spiegava però che per quanto riguarda le compagnie aeree low cost il ritorno alla normalità potrebbe richiedere “un po’ di tempo”. ENAC non ha ancora meglio specificato a quanto corrisponda “un po’ di tempo” e ha spiegato che “i vettori low cost sovente non hanno voli giornalieri per determinate destinazioni e devono pertanto riproteggere i propri passeggeri su altre compagnie o con altri percorsi”. Venerdì 31 luglio è ancora particolarmente problematica la situazione di Vueling, una compagnia low cost spagnola che sta avendo “problemi di operatività” e che ha quindi cancellato molti voli: ma l’ENAC con un comunicato ha fatto sapere che le cose stanno migliorando.

L’ENAC informa che l’operatività dell’Aeroporto di Roma Fiumicino oggi sembra essere in linea di massima tornata alla regolarità del periodo, con alcuni ritardi non particolarmente significativi, sia per quanto riguarda le compagnie tradizionali, sia per quelle low cost che operano sullo scalo.

In particolare la compagnia Vueling sta regolarizzando, con il supporto della società di gestione Aeroporti di Roma, il proprio servizio anche in termini di riprotezione dei passeggeri, di assistenza e di informazioni.
Nella giornata di ieri l’ENAC aveva contattato l’autorità per l’aviazione civile spagnola e i vertici della compagnia Vueling che avevano assunto l’impegno di risolvere al più presto la situazione con interventi mirati che sono stati attuati dalla compagnia stessa, in cooperazione con ADR, e che dovrebbero far tornare alla normalità operativa in breve tempo.

Si evidenzia, inoltre, che in questi giorni, eventuali possibili ritardi contenuti potrebbero sempre verificarsi in considerazione del fatto che ci troviamo in uno dei momenti di maggior traffico aereo dell’anno; l’Aeroporto di Roma Fiumicino, infatti, in giornate come questa arriva a gestire flussi di circa 140.000 passeggeri.

Dopo i problemi, i ritardi e i disagi degli ultimi giorni, l’amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano, ha detto che l’azienda sta considerando la possibilità di lasciare l’aeroporto di Fiumicino in mancanza di un piano convincente di rilancio dell’infrastruttura, aggiungendo che “l’aeroporto di Fiumicino non è ancora un’infrastruttura adeguata a fungere da hub di una compagnia con le nostre ambizioni”. Vito Riggio, il presidente di ENAC, ha convocato per il 6 agosto i responsabili di Alitalia e Aeroporti di Roma. Dei problemi dell’aeroporto di Roma Fiumicino ha parlato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio del 31 luglio: “abbiamo bisogno di investire moltissimo nelle strutture aeroportuali”, “sono ottimista sul fatto che finalmente si possa voltare pagina”.

L’aeroporto di Roma Fiumicino è attivo dal 1961 e fa parte della società A.D.R. (Aeroporti di Roma), controllata al 95,9 per cento da Atlantia S.p.A., il cui principale azionista è la famiglia Benetton. Dall’aeroporto di Roma Fiumicino partono e decollano circa 1.000 aerei al giorno; nel 2014 i passeggeri in transito sono stati 38,6 milioni. Scrive La Stampa che nel 2014 i ricavi dell’aeroporto nell’ultimo anno sono saliti del 10 per cento e che quei ricavi hanno sbloccato un “vasto piano di investimenti”: «Nel 2014 sono stati spesi 170 milioni, 350 quest’anno. Sono state rifatte le piste, tutti i bagni, tutti i controsoffitti, tutte le illuminazioni a Led, tutti i “finger”». La Stampa parla anche di un progetto di espansione dell’aeroporto che potrebbe permettere di costruire nuove piste e “arrivare a gestire 100 milioni di passeggeri l’anno”. Il progetto prevede però di cementificare 1.300 ettari “tra riserva naturale e terreni coltivati” e “per adesso è tutto fermo: manca il via libera ambientale”.