Il Senato ha approvato il decreto legge sulle pensioni

Le principali novità, dal parziale rimborso per alcuni pensionati al pagamento il primo giorno del mese

Esame del decreto legge di riforma delle pensioni (Fabio Cimaglia / LaPresse)
Esame del decreto legge di riforma delle pensioni (Fabio Cimaglia / LaPresse)

L’aula del Senato ha approvato in via definitiva, con 145 voti favorevoli e 97 contrari, il decreto legge sulle pensioni con il quale sarà attuato un parziale rimborso ad alcuni pensionati, sulla base di quanto deciso recentemente dalla Corte Costituzionale sul blocco degli adeguamenti all’inflazione per le pensioni superiori ai 1.500 euro lordi al mese. Il blocco era stato introdotto dal governo Monti con il decreto Salva Italia. Il Corriere della Sera ha spiegato le novità del provvedimento:

Rimborsi dal 1° agosto
Il governo ha deciso di restituire ai pensionati solo una parte della mancata indicizzazione, secondo un criterio di progressività. I primi rimborsi si avranno a partire dal 1° agosto. Da qui le proteste dei sindacati, che chiedono al Parlamento di ristabilire il montante delle pensioni in essere e di incrementarne l’importo mensile per impedire che il danno verso i pensionati diventi permanente.

L’impatto sul bilancio
L’impatto sul bilancio del 2015 ammonta a 2,2 miliardi circa ed è coperto sostanzialmente aumentando l’indebitamento netto dal 2,5% del Pil tendenziale al 2,6% programmatico. Adeguarsi letteralmente alla sentenza avrebbe imposto la copertura di 17,6 miliardi. Domani, i sindacati dei pensionati avranno un nuovo incontro con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti anche in vista degli interventi in materia annunciati dal governo nella prossima legge di Stabilità.

Cosa cambia
Il rimborso degli arretrati prima congelati arriverà nelle tasche dei pensionati all’inizio di agosto, con un decalage rispetto al recupero dell’inflazione congelato dal governo Monti, poi cancellato dalla Corte Costituzionale. Il Parlamento ha ora concluso l’iter di conversione del decreto. Le norme, con i voto finale in aula al Senato, sono legge e prevedono anche risorse per la cig in deroga e per contratti di solidarietà (quest’ultime aumentate nel corso dell’esame parlamentare).

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