John Green e l’odio su internet

L'autore di "Colpa delle stelle" è stato indirettamente accusato di pedofilia e si è difeso criticando lo "snervante ciclo dell'indignazione" sui social network

John Green, nel 2014 (Rick Diamond/Getty Images for Allied)
John Green, nel 2014 (Rick Diamond/Getty Images for Allied)

Johh Green è uno scrittore statunitense di 37 anni, autore di alcuni libri che negli ultimi anni hanno avuto molto successo soprattutto tra gli adolescenti. I più famosi libri di Greene sono Cercando Alaska e Colpa delle Stelle, un romanzo del 2012 che racconta la storia d’amore tra due adolescenti malati di cancro e da cui nel 2014 è stato tratto un film con lo stesso titolo. Green è un personaggio molto seguito su internet: il suo canale YouTube è seguito da oltre 2,5 milioni di iscritti, il suo profilo Twitter ha più di 4 milioni di seguaci e il suo blog su Tumblr è costantemente aggiornato e commentato.

Green si è distinto in questi anni anche per essere un autore particolarmente disponibile e aperto al dialogo con i suoi fan. Il New York Times scrive per esempio che nel 2012 Green firmò a mano tutte le 150mila copie della prima edizione di Colpa delle Stelleun’impresa, spiega l’autrice dell’articolo, che richiese dieci settimane e una terapia di recupero per la sua spalla dolente. Negli ultimi giorni negli Stati Uniti si è molto parlato di un “dialogo” che Green ha avuto sul suo profilo Tumblr con una ragazza, anche lei utente del sito. La ragazza – il cui profilo Tumblr non è più attivo – aveva accusato Green di essere un “viscido che asseconda le adolescenti per poter racimolare un seguito e un culto”. La ragazza aveva anche scritto che la presenza di Green sui social media “è simile a quella di un padre che si offre volontario per controllare suo figlio e il suo gruppo di amici durante una festa in piscina, e poi si siede per stare vicino a tutte le ragazze”.

La ragazza non accusava direttamente Green di aver compiuto – o voler compiere – molestie sessuali, e nemmeno parlava di qualcosa di realmente accaduto. Le insinuazioni erano però evidenti, al punto che Green ha deciso di rispondere, in un lungo testo scritto al suo profilo Tumblr: «Vuoi che mi difenda dalle accuse di pedofilia? Ok. Non compio abusi sessuali su minori». Green ha poi spiegato:

Fare accuse di quel tipo è nauseante e diffamatorio e soprattutto danneggia la divulgazione di veri casi di abusi su minori. Quando ti servi delle accuse di pedofilia per insultare qualcuno il cui lavoro non ti piace, banalizzi gli abusi sessuali veri. Sono stanco di vedere quel linguaggio della giustizia sociale – un linguaggio importante, per cose importanti – usato a sproposito per svilire qualcuno e per trattarlo con odio.

Nella sua risposta Green ha anche scritto che “il ciclo dell’indignazione è snervante” e che troppo spesso su internet si passa da “un odio a un altro odio” e “finire intrappolato in un odio di quel tipo è “davvero doloroso”. Green ha quindi spiegato che a causa di accuse di quel tipo avrebbe cambiato il suo approccio nei confronti di Tumblr, riducendo al minimo le interazioni con gli altri utenti.

Slate ha scritto un articolo in cui analizza la risposta di Green. Il titolo dell’articolo è: “John Green è un eroe degli adolescenti su internet. Bisogna incolparlo per la controversia che lo riguarda?“. Slate dice che Green è molto probabilmente una persona piacevole e non un maniaco, aggiunge però anche che la sua risposta è una “mossa esperta” di uno “scrittore esperto” che ha saputo “disinnescare” una potenziale minaccia nei confronti della sua immagine. Secondo Slate Green si è difeso da accuse che non gli sono state fatte in modo diretto né particolarmente eclatante, ergendosi a eroe di internet, con il solo scopo di farsi pubblicità.