La raccolta del grano in Porta Nuova, a Milano

È terminata l'opera di arte ambientale dell'artista americana Agnes Denes, ricreata a Milano per Expo sotto i nuovi grattacieli

La raccolta del grano di Porta Nuova. Wheatfield, l'opera d'arte ambientale di Agnes Denes per Expo è terminata (Marta Cantoni/Il Post)
La raccolta del grano di Porta Nuova. Wheatfield, l'opera d'arte ambientale di Agnes Denes per Expo è terminata (Marta Cantoni/Il Post)

È terminato giovedì 9 luglio il progetto di arte ambientale “Wheatfield” dell’artista americana Agnes Denes in Porta Nuova – dietro al grattacielo Unicredit e al Bosco Verticale, in una zona centrale della città che era rimasta abbandonata per cinquant’anni – che aveva creato un campo di grano di cinque ettari. Qualche mese fa erano stati piantati 1250 chili di semi nel terreno, fertilizzato con 5mila chili di concime: alla semina avevano partecipato circa 5mila cittadini.

Non era la prima volta che veniva creato un progetto del genere: la stessa artista aveva messo in pratica quest’idea già nel 1982 a New York, vicino a Wall Street e al World Trade Center. “Wheatfield” è stato riproposto a Milano per la vicinanza al tema di Expo, visto che il suo scopo principale è quello di riportare all’attenzione della gente i valori tradizionali, scomparsi nella società di oggi, come l’amore per la natura, la coltivazione del cibo che si mangia e la qualità della vita frugale; ed è stato anche un modo per utilizzare un’area che ospiterà in futuro un grande parco, i cui lavori di costruzione però non sarebbero finiti in tempo per Expo.

Per raccogliere il grano si sono presentati di nuovo molti cittadini milanesi, invitati dagli organizzatori dell’evento – la fondazione Nicola Trussardi, la fondazione Riccardo Catella e Confagricoltura – anche se non c’erano tante persone come alla semina. Alle 15 è iniziato il processo di raccolta, con mietitrebbia, rotoimballatrici (che creano le balle di fieno) e persone con semplici falcetti. Sono state regalate delle bustine con dentro dei semi di grano e ogni persona che si è presentata è andata via con un mazzetto di grano della raccolta. Il grano raccolto verrà sottoposto a esami medico-scientifici per verificare l’uso che se ne potrà fare, dall’alimentazione animale alla beneficenza, ma tutto dipenderà dal fatto che sia commestibile o no. Adesso il campo verrà seminato con dell’erba medica, per non lasciare la zona spoglia fino a novembre, quando cominceranno i lavori per creare il parco pubblico “La Biblioteca degli Alberi”.