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  • Martedì 7 luglio 2015

Le foto della Festa di San Firmino a Pamplona

Una delle feste tradizionali più famose di tutta la Spagna – quella coi matti e i tori – che durerà fino al 14 luglio

Lunedì 6 luglio è iniziata a Pamplona, in Spagna, la festa di San Firmino, quella con la gente e i tori e la gente che corre davanti ai tori (anche se nel primo giorno di tori non se ne sono visti): migliaia di persone si sono riunite davanti al municipio della città, il sindaco si è affacciato dal balcone a mezzogiorno in punto, la persona designata ha gridato il tradizionale annuncio – «Pamploneses. Viva San Fermín, Gora San Fermín!» – e ha acceso la miccia del Chupinazo, che in lingua basca significa razzo, dando ufficialmente inizio alla festa. In piazza le persone hanno cominciato a sventolare i tradizionali foulard rossi e stappato bottiglie di vino e spumante. La festa di San Firmino, resa celebre dal romanzo Fiesta di Ernest Hemingway, durerà fino alla mezzanotte del 14 luglio.

La festa di “San Fermín” fu organizzata per la prima volta nel 1591, quando in occasione delle celebrazioni del santo fu allestita una grande fiera, con corride e festeggiamenti per due giorni. Nel tempo l’evento si è arricchito di nuovi elementi: musicisti e danzatori ambulanti, saltimbanchi, le famigerate corse di tori, e le sfilate dei giganti, 25 figure di cartapesta alte fino a quattro metri che rappresentano re, regine e consiglieri comunali. Oggi i Sanfermines sono conosciuti soprattutto per l’“encierro”: ogni mattina alle otto migliaia di persone corrono davanti ai tori in un percorso di circa 800 metri, che termina ai recinti dell’arena. L’evento è piuttosto pericoloso e ogni anno si verificano incidenti: qualche persona viene ferita o travolta dai tori in corsa.