• Mondo
  • Venerdì 3 luglio 2015

Il futuro della plastica che scoppietta

Quella da imballaggio che alcuni chiamano "Pluriball": non è più profittevole per l'azienda che l'ha inventata nel 1957, sarà sostituita

Sealed Air, una società americana che produce prodotti per imballaggi, ha detto che interromperà la produzione del suo prodotto più famoso: “Bubble Wrap”, cioè i fogli di plastica da imballaggi con le bolle in Italia noti anche come “Pluriball”. “Bubble Wrap” è uno dei prodotti di imballaggio più famosi al mondo: consiste in un foglio di plastica molto sottile riempito di piccole bolle d’aria che servono per ammortizzare gli urti e salvaguardare il contenuto dei pacchi. La seconda cosa per cui “Bubble Wrap” è molto famoso e apprezzato è che più o meno ovunque nel mondo le persone trovano particolarmente divertente farne esplodere le bolle d’aria, provocando il caratteristico suono secco.

“Bubble Wrap” è stato inventato nel 1957 dai due ingegneri che hanno poi fondato la Sealed Air per produrre e commercializzare la loro invenzione. Fino al 1981 “Bubble Wrap” è stato protetto da un brevetto, ma negli ultimi trent’anni il numero di aziende che vendono un prodotto simile è aumentato molto, conquistando fette di mercato ed erodendo i margini di profitto di Sealed Air. Questo tuttavia è solo uno dei problemi alla base della decisione di interrompere la produzione di “Bubble Wrap”: l’altra è legata al suo ingombro e ai conseguenti alti costi di spedizione dei fogli di plastica prima ancora che vengano usati per imballare qualcosa. In pratica: a causa del grande volume per Sealed Air è poco conveniente spedire “Bubble Wrap” più lontano di qualche centinaio di chilometri dalle fabbriche dove viene prodotto, e per molte aziende di spedizione è poco conveniente tenere degli ingombranti rotoli di “Bubble Wrap” in magazzino.

Questo genere di problemi, spiega il Wall Street Journal, sono stati aggravati dai cambiamenti nel mercato delle spedizioni: con la crescita dell’e-commerce, che ha fatto crescere notevolmente il mercato delle spedizioni di piccola scala, è aumentata anche la concorrenza nella produzione di materiali da imballaggio più efficienti e meno costosi. Le grandi società come Amazon, per esempio, sono sempre alla ricerca di sistemi di imballaggio che permettano di tagliare i costi di spedizione e, quindi, abbassare i prezzi dei prodotti.

Negli anni Sealed Air ha affiancato a “Bubble Wrap” altri prodotti da imballaggio: per esempio le bustine piene d’aria che spesso troviamo nelle scatole di Amazon e la schiuma liquida, che è al momento il suo prodotto di maggior successo. Per sostituire “Bubble Wrap” – che ancora nel 2010 rappresentava circa il 6 per cento delle vendite di Sealed Air ma che già nel 2012 era poco più del 3 per cento – Sealed Air ha intenzione di cominciare a vendere “iBubble Wrap”. “iBubble Wrap” è simile nell’aspetto a “Bubble Wrap”, un foglio di plastica con le bolle d’aria, ma viene venduto sgonfio, con le bolle vuote: va gonfiato al momento dell’imballaggio con una speciale pompa fornita dal produttore. Il vantaggio di “iBubble Wrap” rispetto a “Bubble Wrap” è che i suoi costi di trasporto sono notevolmente più bassi visto che il suo volume rimane molto ridotto fino al momento dell’utilizzo per una spedizione. L’altra differenza è che le bolle di “iBubble Wrap” sono tutte collegate tra di loro per poter essere gonfiate, e quindi non esplodono quando vengono pizzicate.

(Un’infografica del Wall Street Journal che mostra le differenza tra i due prodotti)
BT-AC841_BUBBLE_9U_20150702145723