Expo per bambini: il Children Park

Se pensate di visitare l'Esposizione con la prole, c'è un posto pensato per loro in cui potete portarli

Una delle postazioni del Children Park, dove i bambini si specchiano e diventano alberi, grazie a dei sensori che colgono i movimenti e li riproducono sullo schermo (Marta Cantoni/Il Post)
Una delle postazioni del Children Park, dove i bambini si specchiano e diventano alberi, grazie a dei sensori che colgono i movimenti e li riproducono sullo schermo (Marta Cantoni/Il Post)

Il Children Park – l’area per bambini di Expo 2015 – non è facile da trovare, perché non è direttamente affacciato sul Decumano: per arrivarci bisogna arrivare all’altezza del padiglione dell’Uruguay e prendere la stradina laterale che porta dietro il Decumano. Questo parco è studiato per far vivere una bella esperienza ai bambini, che nel resto dei padiglioni si divertono ad arrampicarsi sulla rete del Brasile e a giocare nel parco giochi dei Paesi Bassi ma che in generale forse si annoiano un po’. Occhio però: i genitori non possono mollare i bambini al Children Park e andare a vedere l’Esposizione, devono fare il percorso con loro.

Questo percorso, gestito dal Comune di Milano in collaborazione con una cooperativa torinese di progettazione educativa e studiato da Reggio Children, prevede otto tappe diverse con esperienze multisensoriali diverse per ogni postazione: il percorso dura all’incirca 35-40 minuti ed è adatto a bambini di tutte le età. Il Children Park è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 e si può prenotare online o presentandosi direttamente a Expo. In ogni postazione ci sono due responsabili che aiutano i bambini a interagire con il percorso e spiegano cosa bisogna fare. La prima stazione è legata all’olfatto: i bambini entrano sotto delle campane che diffondono odori di piante e devono cercare di indovinare che profumo sentono schiacciando un bottone sotto alla pianta esatta.

La seconda postazione è legata all’acqua e alle piante: viene dato ai bambini un recipiente dove raccogliere l’acqua che cade dal soffitto (che simula la pioggia), poi l’acqua raccolta viene messa in una bacinella trasparente e vaporizzata sulle piante che circondano la zona. In questo modo i bambini imparano il ciclo dell’acqua divertendosi. Si passa poi al terzo gioco interattivo, in cui i bambini imparano le differenze di peso tra loro e i vari animali – vengono pesati tutti insieme e scoprono per esempio che complessivamente corrispondono a 2 milioni di api o a 3 ghepardi – e tramite un video gli viene raccontata la storia di un seme che diventa albero.

La quarta postazione è di passaggio: ci sono i bagni e le panchine dove genitori e bambini posso riposarsi e guardare un video che spiega il progetto del Children Park. Proseguendo nel percorso si entra nella postazione con schermi interattivi, dove i bambini si vedono proiettati come se fossero alberi, con l’immagine che segue i loro movimenti grazie a dei sensori. C’è poi la postazione legata all’energia e all’acqua, dove i bambini – pedalando con le bici – producono energia e sollevano dei getti di acqua: più i bambini pedalano insieme più i getti sono numerosi e alti.

Nella settima postazione i bambini pescano da una vasca una pallina di plastica che contiene un disegno o un messaggio lasciato da quelli che sono già passati al Children Park. Potranno portarsi a casa quel disegno, come ricordo della visita, e dovranno farne uno loro da lasciare per chi passerà nei giorni successivi. L’ultima postazione è formata da verdure giganti colorate, tra cui si potrà giocare a “strega comanda color” con gli educatori e divertirsi ad arrampicarsi su una melanzana gigante o su una carota gialla.