Vincenzo De Luca può fare il presidente della Campania

Almeno per adesso, dopo la decisione del tribunale di Napoli: potrà nominare la giunta, firmare gli atti, partecipare al consiglio regionale

Vincenzo De Luca, il 15 giugno a Napoli
Vincenzo De Luca, il 15 giugno a Napoli

Il tribunale ordinario di Napoli ha accolto la richiesta di Vincenzo De Luca – membro del Partito Democratico e presidente della regione Campania dal 31 maggio 2015 – contro la cosiddetta legge Severino. In attesa del ricorso d’urgenza presentato dagli avvocati di De Luca, la prima sezione civile ha bloccato provvisoriamente la sua sospensione da presidente della Campania (in termini tecnici, ha disposto la sospensiva della sospensione che era stata firmata la scorsa settimana dal governo). Il tribunale ha anche fissato per il prossimo 17 luglio un’udienza per la conferma, la modifica o la revoca dello stesso provvedimento. De Luca potrà quindi partecipare al primo consiglio regionale (la seduta si terrà o il 9 o il 10 luglio), nominare la giunta e firmare gli atti da presidente della Campania. E questo in attesa che la Corte Costituzionale prenda una decisione definitiva.

De Luca è stato ufficialmente proclamato governatore della Campania il 18 giugno, ma già nei mesi in cui era candidato si era molto parlato della possibilità che una volta eletto potesse essere sospeso. Lo scorso 26 giugno il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva comunicato la sospensione di Vincenzo De Luca dal suo incarico di presidente sulla base della legge Severino, una norma in vigore dal 2012 che regola l’incandidabilità e la decadenza dei politici eletti. La legge impone che gli amministratori pubblici condannati per certi reati – anche solo in primo grado – debbano essere sospesi per almeno 18 mesi. Nel gennaio 2015 De Luca è stato condannato a una pena di un anno per un reato di abuso d’ufficio risalente al 2008, legato alla realizzazione di un termovalorizzatore nel comune di Salerno, in Campania, di cui De Luca è stato sindaco per quattro mandati, l’ultimo dei quali è iniziato nel 2011.

De Luca ha 66 anni e fa politica da quando ne aveva venti. È nato in provincia di Potenza, nel 1949, ma si è trasferito quasi subito a Salerno. Si è iscritto al PCI da giovane, ha lavorato come sindacalista nel settore agrario e nel 1990 ha avuto i primi incarichi nell’amministrazione comunale della sua città. Nel 1993 è stato eletto sindaco di Salerno e lo è rimasto per quasi vent’anni fino al febbraio di quest’anno, con una sola pausa di cinque anni nel mezzo. Nel 2010 si era già candidato alle elezioni regionali con il PD, ma era stato sconfitto da Stefano Caldoro del Popolo della Libertà, il candidato che De Luca ha battuto nelle elezioni del 2015. La condanna di De Luca riguarda fatti avvenuti nel 2008, quando De Luca era – oltre che sindaco – anche stato nominato dal governo commissario per la gestione del rifiuti nella provincia di Salerno.