Michele Emiliano e la differenza tra legittimità e opportunità

Massimo Gramellini sulla decisione del nuovo presidente della Puglia di scegliere la sua compagna come addetta stampa

Michele Emiliano, nel giugno 2015 (Foto Donato Fasano - LaPresse)
Michele Emiliano, nel giugno 2015 (Foto Donato Fasano - LaPresse)

Massimo Gramellini ha scritto oggi sulla Stampa di una scelta molto discussa fatta da Michele Emiliano, membro del Partito Democratico, ex magistrato, ex sindaco di Bari e, dal 31 maggio 2015, presidente della Puglia. Pochi giorni fa Emiliano ha nominato come addetta stampa – che si occuperà del suo nuovo incarico da presidente di regione – la sua compagna: Elena Laterza. Laterza ha 37 anni, è una giornalista professionista ed è portavoce di Emiliano dal 2004, da quando lui ha iniziato la sua carriera politica. Emiliano aveva commentato la sua decisione in un tweet, poi rimosso, in cui aveva scritto: «Non cambio il miglior addetto stampa che abbia mai avuto e che lavora per me da 11 anni solo perché ci siamo innamorati. Non sarebbe giusto». Laterza aveva detto: «Il mio lavoro è sotto gli occhi di tutti ormai da undici anni. Non intendo buttare a mare la mia vita professionale».

La decisione di Emiliano è stata criticata da molti, nonostante sia legittima da un punto di vista legale. Gramellini critica la scelta di Emiliano dicendo che “esistono molte cose legittime che però non sono opportune” e parlando di un “fastidioso” “principio della diversità morale”, in base alla quale certi esponenti del Partito Democratico, “specie se provenienti dal mondo della magistratura”, fanno cose che se fatte da esponenti di altri partiti (Gramellini cita Berlusconi) riterrebbero sbagliate.

Sei il sindaco di Bari e assumi un’addetta stampa. La stimi, ti piace, vi mettete insieme. Poi diventi presidente della Puglia e te la porti al seguito, senza concorso e con uno stipendio annuo di circa centomila euro pagato dai contribuenti. Non hai violato alcuna legge e ti senti a posto con la coscienza. Pensi che chi ti accusa di familismo sia un moralista e un ipocrita. Provi a ribaltare il ragionamento: essere la fidanzata o il figlio di un uomo di potere non può trasformarsi in un handicap. Lo scrivi pure sul web: «Non cambio il miglior addetto stampa che abbia mai avuto solo perché ci siamo innamorati. Non sarebbe giusto». Come darti torto, governatore (ed ex giudice) Emiliano?

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