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  • Lunedì 29 giugno 2015

Sono sieropositivo: toccami

Un uomo con l'HIV ha invitato i passanti a toccarlo: dopo un po' di diffidenza molti lo hanno abbracciato facendolo commuovere

La vita delle persone sieropositive è spesso molto difficile a causa delle discriminazioni che continuano a subire: per la costante paura di un contagio molti si tengono a distanza fino a evitare di toccarle. Per raccontarlo Janne, un uomo finlandese che ha contratto il virus dell’HIV, ha girato un video: al centro di una piazza a occhi chiusi e braccia aperte, ha scritto su un cartello «Sono sieropositivo. Toccami». All’inizio i passanti lo guardano perplessi, scuotono la testa, ma poi iniziano ad avvicinarsi, a stringergli la mano, ad abbracciarlo.

I medici assicurano che non c’è alcun pericolo di contrarre l’HIV semplicemente toccando o abbracciando una persona sieropositiva: il virus si trasmette solitamente attraverso i rapporti sessuali, lo scambio di fluidi corporei infetti (esclusa la saliva) o utilizzando aghi, rasoi, strumenti chirurgici o apparecchiature per effettuare piercing o tatuaggi che sono entrati in contatto con sangue infetto e non sono stati sterilizzati.