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  • Domenica 14 giugno 2015

Saviano spiega le maras salvadoregne

E che rapporto hanno con alcune violenze di cronaca italiana, come l'aggressione a un ferroviere vicino a Milano

Alcuni membri della Mara Salvatrucha a una messa celebrata nella prigione di Ciudad Barrios, El Salvador (AP Photo/Luis Romero)
Alcuni membri della Mara Salvatrucha a una messa celebrata nella prigione di Ciudad Barrios, El Salvador (AP Photo/Luis Romero)

Roberto Saviano ha raccontato oggi su Repubblica cosa sono le maras, organizzazioni criminali molto potenti e pericolose dell’America Centrale a cui sembrano appartenere i tre ragazzi arrestati per l’assalto a un capotreno di Trenord a Villapizzone (Milano), nella notte tra l’11 e il 12 giugno. In particolare, racconta Saviano, i tre ragazzi sembrano far parte della Mara Salvatrucha, definita dall’FBI la “gang più pericolosa al mondo”. Le maras stanno diventando sempre più forti anche in Italia, perché lavorano come intermediari tra i gruppi mafiosi che si occupano di trafficare droga e le singole persone che spacciano. Saviano crede che sia necessario per le autorità italiane – politici e polizia – capire come agiscono queste organizzazioni e farci i conti senza parlare in modo “superficiale” di soluzioni affrettate, come quella citata da alcuni esponenti del centro-destra lombardo sull’uso dell’esercito.

Il machete è una sorta di ibrido tra un coltello e una spada, usato per tagliare la canna da zucchero, le noci di cocco e, nelle guerre in Sierra Leone o Ruanda, la spietata arma adoperata per tagliare mani, braccia, piedi.

Vedere usare con disinvoltura il machete in un treno di Villapizzone a Milano, tagliare il braccio a un giovane capotreno per la sola ragione di aver chiesto il biglietto fa credere a nuove invasioni di barbari, terrore che si insinua nella vita quotidiana dei pendolari. In realtà questo episodio c’entra poco con l’ordine pubblico ed è sbagliato paragonarlo alla follia omicida di Kabobo che uccise tre persone in zona Niguarda.
Questa vicenda riguarda il crimine organizzato. I tre ragazzi arrestati secondo le accuse fanno parte delle Maras, precisamente la Mara Salvatrucha: ricordatevi questo nome perché si tratta di una delle organizzazioni criminali più potenti del narcotraffico internazionale. L’FBI descrive Mara Salvatrucha la “gang più pericolosa al mondo” e per contrastarla ha costituito nel 2005 una task force dedicata.

Maroni invita a presidiare i treni con i poliziotti e se serve a sparare. Commento tipico di chi — come spesso accade nel suo caso — non conoscendo davvero le dinamiche, arriva a dare una valutazione superficiale. La crisi economica sta portando anche le catene dello spaccio dei grandi gruppi criminali italiani a rimodellarsi e queste gang diventano sempre più forti perché sono cinghie di trasmissione tra i piani mafiosi del narcotraffico e quelli dello spaccio porta a porta. In più, la qualità militare che i gruppi mafiosi italiani apprezzano delle Maras è la capacità di controllare i territori, cosa che i piccoli gruppi italiani non sanno più fare se non a stipendi alti.

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