Le monumentali installazioni di Anish Kapoor a Versailles

Le opere del famoso artista britannico sono in mostra da pochi giorni e già c'è qualche polemica, soprattutto su uno dei soggetti

(STEPHANE DE SAKUTIN/AFP/Getty Images)
(STEPHANE DE SAKUTIN/AFP/Getty Images)

Dal 9 giugno al primo novembre nei giardini della reggia di Versailles, la storica residenza della monarchia francese, poco fuori Parigi, sono esposte le installazioni di Anish Kapoor, famoso scultore britannico nato in India nel 1954 e che da anni vive a Londra. L’esposizione di Versailles segue quelle degli anni passati di Lee Ufan e Giuseppe Penone, ed è dedicata al trecentesimo anniversario della morte di Luigi XIV, il cosiddetto Re Sole. In occasione dell’evento – uno dei più importanti della stagione culturale estiva di Parigi – Kapoor ha anche lavorato a un’installazione dentro la Sala della Pallacorda, dove nel 1789 ebbe luogo il famoso “Giuramento della Pallacorda”, quando i rappresentanti del Terzo Stato giurarono di non sciogliersi finché non avessero deciso una Costituzione da dare alla Francia, qualche mese prima dello scoppio della Rivoluzione francese.

La sala è quindi molto simbolica per la storia nazionale francese: l’opera di Kapoor è un muro sporco di sangue e brandelli di carne sparati da un cannone, che l’artista ha descritto come una riflessione sulla violenza contemporanea. Il giornale francese Journal du Dimanche ha pubblicato un’intervista in cui Kapoor ha descritto un’opera collocata nel giardino e intitolata Dirty Corner come «la vagina della regina»: è un grosso tunnel che si affaccia direttamente sul palazzo e ha sollevato qualche critica e polemica. Kapoor poi ha scritto una lettera al Guardian spiegando che non era quello il soggetto, ma François de Mazières, sindaco di destra di Versailles, ha scritto comunque su Twitter che Kappor ha fatto “uno scivolone”. Altri giornali e critici hanno apprezzato la provocazione, sostenendo che porterà ancora più pubblico alla mostra. Kapoor ha spiegato che le sue sculture installate nei giardini non hanno una semplice funzione decorativa, ma sono state pensate in relazione ai giardini, progettati dall’architetto André Le Nôtre: l’obiettivo di Kapoor era di «sovvertire l’equilibrio e accogliere il caos», il tutto però «preservando l’integrità di questo luogo storico».