• Sabato 6 giugno 2015

Juventus-Barcellona, la finale di Champions

Si gioca sabato sera alle 20:45 a Berlino, è la partita più attesa dell'anno: le cose da sapere

Paul Pogba. (Cal Sport Media via AP Images)
Paul Pogba. (Cal Sport Media via AP Images)

Juventus e Barcellona giocano sabato sera all’Olympiastadion di Berlino la finale di Champions League. È la partita più attesa dell’anno, anche perché dopo cinque anni gioca una squadra italiana. Sia la Juventus sia il Barcellona poi possono ancora vincere il cosiddetto triplete, cioè la vittoria nella stessa stagione del campionato nazionale, della coppa nazionale e dalla Champions League. Le due squadre arrivano poi alla partita in un periodo particolare della loro storia:il Barcellona ha giocato un’ottima stagione dopo un periodo meno vincente del solito, e dopo che da mesi era considerato in declino; la Juventus non gioca una finale di Champions League da tredici anni e nel frattempo è anche retrocessa per un anno in Serie B.

Le formazioni ufficiali

Juventus: Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Evra; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Morata

Barcellona: Ter Stegen; Dani Alves, Pique, Mascherano, Jordi Alba; Busquets, Rakitic, Iniesta; Neymar, Suarez, Messi

Nonostante il Barcellona sia considerato nettamente favorito, in questa edizione della Champions League la Juventus ha dimostrato di potersela giocare con altre forti squadre europee fra cui il Real Madrid, il Borussia Dortmund e l’Atletico Madrid. L’arbitro della partita sarà Cüneyt Çakır, 38enne turco considerato fra i migliori arbitri al mondo.

Le ultime
Barcellona
Il Barcellona arriva da una bella vittoria sull’Athletic Bilbao per 3-1 nella finale di Copa del Rey giocata sabato 30 maggio. Non perde una partita dal 21 febbraio – quando ha perso in casa 1-0 contro il Malaga – e ha concluso il campionato vincendo praticamente tutte le partite e staccando il Real Madrid, arrivato secondo a due punti di distanza.

Due giorni fa si è invece creato un piccolo caso intorno a Luís Figo, ex Pallone d’oro e forte attaccante di Barcellona, Real Madrid e Inter. L’UEFA aveva chiesto a Figo di partecipare a una partita di beneficenza fra ex giocatori di Juventus e Barcellona e un’altra squadra composta da ex famosi calciatori di altre squadre. Figo doveva fare parte della squadre in cui saranno compresi ex giocatori di Juventus e Barcellona, ma il Barcellona ha chiesto espressamente alla UEFA di escluderlo. I tifosi del Barcellona da anni accusano Figo per il suo trasferimento nel 2000 ai rivali storici del Real Madrid. Nel 2002, durante Barcellona-Real Madrid di campionato, i tifosi del Barcellona gli lanciarono contro una testa di maiale.

Juventus
Anche la Juventus ha chiuso bene il campionato, nonostante abbia un po’ rallentato nelle ultime settimane per concentrarsi sulla Champions League. In Serie A non perde dal derby contro il Torino del 26 aprile 2015 e in generale tutti i suoi giocatori importanti sembrano in forma. L’unico fra i titolari che non giocherà sabato è Giorgio Chiellini, che mercoledì 3 giugno si è infortunato al polpaccio sinistro in allenamento. La Juventus ha già detto sul proprio sito ufficiale che Chiellini non potrà giocare contro il Barcellona: non è ancora chiaro chi lo sostituirà fra i due difensori centrali Andrea Barzagli e Angelo Ogbonna.

Un po’ di storia
La finale fra Juventus e Barcellona si porta dietro molte storie notevoli di calcio recente, che fanno già parte di un pezzo della finale. L’ultima volta che l’attaccante del Barcellona Luis Suárez e il difensore della Juventus Giorgio Chiellini hanno giocato contro, per esempio, Suárez ha morso Chiellini a una spalla: è successo durante Italia-Uruguay dei Mondiali del 2014 ed è stata una delle storie laterali più citate del torneo, anche se poi i due calciatori si sono riconciliati. Sarà poi una specie di derby per Álvaro Morata, cresciuto nel Real Madrid e di conseguenza “immerso” nella rivalità fra Real e Barcellona.

Sarà una partita speciale anche per Massimiliano Allegri, che da allenatore del Milan ha giocato otto partite contro il Barcellona in soli tre anni, fra il 2011 e il 2013. Di quelle otto partite il Milan ne ha perse quattro, pareggiate tre e vinta una sola, in casa, per 2-0 (gol di Kevin-Prince Boateng e Sulley Muntari), negli ottavi di finale della Champions League del 2012-2013. In generale, da allenatore del Milan Allegri non ha mai passato il turno contro il Barcellona in una fase a eliminazione diretta della Champions League. Il resto delle storie attorno a Juventus-Barcellona le trovate qui.

Ma che squadra è il Barcellona?
Il Barcellona continua ad avere una delle migliori strutture giovanili al mondo, a essere una delle società più ricche in assoluto e a giocare col consueto modulo, un super-offensivo 4-3-3, imposto anche alle squadre giovanili. A inizio stagione circolava grande scetticismo attorno al nuovo allenatore Luis Enrique – che prima d’ora aveva allenato senza successi la Roma e il piccolo Celta Vigo – e ad alcuni giocatori comprati in estate. Con Luis Enrique, invece, il Barcellona è tornato una delle squadre più forti in Europa: ha vinto il campionato, ha vinto la coppa nazionale, è arrivato in finale di Champions League e soprattutto è tornato a giocare bene e segnare una montagna di gol, nonostante ormai non pratichi più il celebre tiqui taca: il gioco fatto di movimento costante, passaggi rapidi e lunghissimo possesso del pallone.

Il Barcellona è ancora una squadra che preferisce controllare la partita e praticare un esteso possesso palla (ha concluso il campionato con una media di quasi il 70 per cento di possesso palla a partita, nella Liga). Lo schema principale di ogni azione è diventato cercare di fare arrivare la palla fra i piedi dei tre attaccanti il più rapidamente possibile. Questo per sfruttare le enormi qualità dei tre titolari in attacco, e cioè Messi, Neymar e Suárez, tra i migliori attaccanti al mondo. In questa stagione i tre hanno segnato complessivamente 120 gol, un piccolo record. A ESPN si sono anche chiesti se quello di oggi possa essere considerato il miglior trio di attaccanti che il Barcellona abbia mai avuto: «Possono segnare in una montagna di modi diversi: ciascuno di loro ha un dribbling eccellente, un raro senso del gol e un’intelligenza tattica tale da permettergli di scambiarsi la posizione a seconda della direzione che prende la partita».

(Un’analisi completa del Barcellona di quest’anno – Il Post)

Attaccanti a parte, un giocatore fondamentale nel nuovo schema tattico è stato il centrocampista croato Ivan Rakitić, comprato in estate dal Siviglia. Rakitić è considerato uno fra i migliori centrocampisti capaci di giocare “in verticale”, cioè di saper cercare e trovare direttamente gli attaccanti con un lancio o un passaggio lungo. In molti in estate ritenevano che per diventare titolare nel Barcellona avrebbe dovuto adattare il proprio gioco verticale a quello orizzontale della squadra: viceversa, Rakitić è diventato fondamentale per come ha imposto il suo gioco nello stile del Barcellona.

Come vederla
Juventus-Barcellona sarà visibile in tv in chiaro su Canale 5, mentre a pagamento su Sky Sport 1. In streaming, la partita sarà visibile a pagamento sul servizio di streaming su dispositivi mobili di Sky, Sky Go.

Bonus: Per chi sarà a Milano, la redazione del Post seguirà la partita con un liveblog scrivendolo da oTTo, un bel locale in via Paolo Sarpi.