Il farmaco per il desiderio sessuale delle donne

Un comitato consultivo statunitense ha approvato la messa in vendita della filibanserina, di cui si parla da anni per via di un disturbo che riguarda una donna su dieci

Una pillola di flibanserina, prodotta da Sprout Pharmaceuticals.
(AP Photo/Allen G. Breed)
Una pillola di flibanserina, prodotta da Sprout Pharmaceuticals. (AP Photo/Allen G. Breed)

Un comitato consultivo della Food and Drug Administration (FDA, l’agenzia federale statunitense che si occupa della sicurezza alimentare e dei farmaci) ha votato a favore dell’approvazione della flibanserina, un farmaco per curare la mancanza di desiderio sessuale nelle donne. Hanno votato a favore 18 membri del comitato, mentre 6 si sono detti contrari; la FDA ha tempo fino al 18 agosto per decidere se consentirne o meno l’utilizzo negli Stati Uniti. Non è la prima volta che la commissione deve prendere una decisione sulla flibanserina: già due volte ne aveva respinto l’uso dopo il parere negativo di un comitato consultivo, che però stavolta è stato positivo.

La flibanserina viene spesso descritta dalla stampa come “il Viagra delle donne”, per una di quelle semplificazioni giornalistiche molto diffuse, ma in realtà il Viagra – la famosa pillola contro le disfunzioni erettili negli uomini – non c’entra. Nel 2004 Pfizer, l’azienda farmaceutica che produce il Viagra, cercò di venderlo anche alle donne: fu un insuccesso, però, dato che il farmaco aumentava il flusso sanguigno nelle zone pelviche femminili senza alcun risultato sul desiderio sessuale. Il meccanismo della flibanserina è invece completamente diverso: e infatti, come spiega Bat Sheva Marcus, specialista delle disfunzioni sessuali al Medical Center for Female Sexuality di New York, «è ridicolo chiamarla il Viagra femminile. Non c’entra niente con l’irrorazione sanguigna». La flibanserina, una pillola di color rosa, deve essere assunta ogni sera, contrariamente al Viagra che va preso solo prima dell’atto sessuale. Il farmaco agisce a livello cerebrale, regolando in particolare il livello di due neurotrasmettitori: la dopamina, legata ai meccanismi di piacere e appagamento, e la noradrenalina, rilasciata come reazione a un forte stimolo esterno.

La flibanserina verrà utilizzata per curare le donne che soffrono di una condizione nota come “desiderio sessuale ipoattivo” (hypoactive sexual desire disorder, HSDD). Si tratta di una mancanza di desiderio sessuale in un periodo di tempo più o meno lungo, che provoca stress, problemi inter-personali, angoscia, scarsa autostima e in alcuni casi depressione. Può essere legata a condizioni fisiche (come la scarsa produzione di alcuni ormoni), all’assunzione di farmaci o a problemi psicologici. Secondo la maggior parte degli studi ne soffre una donna adulta su dieci e il 7 per cento delle donne in pre-menopausa; secondo altri colpisce almeno una volta nella vita un terzo delle donne adulte. Marcus spiega che alcune donne affette da HSDD possono comunque provare piacere nell’atto sessuale, pur non avendo il desiderio di intraprenderlo: «Succede spesso: a una donna può piacere il sesso, può raggiungere l’orgasmo, ma in generale non le viene voglia di farlo, semplicemente non è interessata. È una cosa che accade nel cervello».

Gli studi condotti sulla flibanserina però non sono unanimi. Le donne che si sono sottoposte ai più recenti hanno visto un aumento dei rapporti sessuali soddisfacenti da 2,8 al mese a 4,5: soltanto uno o due rapporti in più rispetto a chi aveva assunto un placebo. Le donne hanno segnalato anche un leggero incremento del desiderio sessuale, ma la differenza con chi ha presto il placebo è molto piccola: 0,3 punti su una scala da 1,2 a 6. Simili risultati sono accompagnati da effetti collaterali come pressione bassa, svenimenti, nausea e capogiri, che si intensificano in presenza di consumo di alcol, di alcuni farmaci e di pillole anticoncezionali. Per questo alcuni medici e membri del comitato consultivo, tra cui alcune donne, si sono detti dubbiosi della validità della flibanserina.

La decisione del comitato è stata comunque accolta positivamente da molte associazioni femministe, e preceduta da una grossa campagna a favore della sua approvazione: si chiama Even the Score – “pareggiamo il punteggio”, più o meno – e raggruppa molte organizzazioni in difesa dei diritti delle donne. È stata fortemente sostenuta da Sprout Pharmaceuticals, l’azienda che produce la flibanserina, cosa che ha provocato ulteriori polemiche: la FDA è stata da una parte accusata di sessismo per aver approvato da anni il Viagra ma non la flibanserina, dall’altra di cedere alle pressioni delle aziende farmaceutiche e commercializzare un farmaco non sufficientemente sicuro per la salute delle donne.