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  • Sabato 30 maggio 2015

A Parigi verranno rimossi i lucchetti degli innamorati

Sono troppi, e troppo pericolosi, dice il comune: saranno tolti e le ringhiere sostituite da pannelli in plexiglass

Una coppia di sposi sul Pont des Arts, il 16 aprile 2014. (AP Photo/Remy de la Mauviniere)
Una coppia di sposi sul Pont des Arts, il 16 aprile 2014. (AP Photo/Remy de la Mauviniere)

A partire da lunedì prossimo le migliaia di lucchetti attaccati dalle coppie di innamorati sul Pont des Arts, ponte pedonale di Parigi che attraversa la Senna all’altezza del museo del Louvre, saranno rimossi dagli operai del comune. La decisione è stata presa dal consiglio comunale di Parigi dopo che gli abitanti della città si erano lamentati della bruttezza dei lucchetti e di alcuni problemi di sicurezza. Secondo le stime del comune, il peso di una grata di tre metri con lucchetti annessi è di circa 500 chilogrammi: sul Pont des Arts ci sono 112 grate, e il peso complessivo è circa il quadruplo di quello massimo consentito sul ponte. I rischi sono legati sia alla sicurezza dei pedoni che a quella delle imbarcazioni che passano sotto il ponte: lo scorso anno un pezzo di ringhiera era caduto sotto il peso dei lucchetti. L’amministrazione comunale aveva già provato a dissuadere i turisti dalla moda di appendere lucchetti sulle grate, per esempio promuovendo una campagna per un passatempo alternativo: scattarsi dei selfie sul ponte. La campagna non aveva però dato risultati troppo positivi.

La moda dei lucchetti degli innamorati si è diffusa in Europa soprattutto a partire da una decina di anni fa: consiste nell’attaccare un lucchetto con scritte le iniziali o i nomi dei componenti della coppia alla ringhiera di un ponte, e di gettare nel fiume la chiave. Le origini di questa usanza sono state fatte risalire a un racconto di guerra serbo dei tempi della Prima Guerra Mondiale, che racconta di una maestra innamorata di un soldato, che dopo essere partito per il fronte si sposò con una donna greca senza ritornare più a casa. La maestra morì per il dolore, e i suoi studenti iniziarono ad attaccare i lucchetti su un ponte della loro città, Vrnjacka Banja; la storia fu resa di nuovo popolare nella seconda metà del Novecento dalla poetessa serba Desanka Maksimovic. Ma uno dei motivi dell’ampia diffusione di questa moda – prima in Italia e poi nel resto dell’Europa – è stato il romanzo dello scrittore italiano Federico Moccia Ho voglia di te, uscito nel 2006 e che ebbe molto successo tra gli adolescenti, che iniziarono – imitando i protagonisti del libro – ad attaccare i lucchetti sul ponte Milvio a Roma. Da allora la stessa cosa è successa in molte altre città europee, e ci si è a lungo interrogati se nei confronti di questa moda si dovesse porsi con tolleranza o se invece fosse da condannare categoricamente.

Parigi è una delle città più “colpite” dalla moda dei lucchetti, e non solo sul Pont des Arts. Periodicamente parte dei lucchetti viene rimossa, ma in pochi giorni i turisti ne attaccano di nuovi riempiendo i buchi. Nel 2010 l’artista francese Loris Gréaudin fuse 150 chili di lucchetti per farne delle opere d’arte. Stando alla nuova decisione comunale, le grate del Pont des Arts saranno coperte con dei pannelli di legno decorati da alcuni famosi street artist (già adesso sono parzialmente coperti da pannelli con graffiti), per poi essere sostituiti definitivamente da ottobre con dei pannelli in plexiglass. Dal primo all’otto giugno il ponte rimarrà chiuso, e in totale si stima verranno rimossi quasi un milione di lucchetti, per un peso complessivo di 45 tonnellate. I lucchetti saranno rimossi anche da altri ponti parigini, dove è stato valutato che esiste un pericolo per la stabilità.