Il Papa legge Repubblica e non guarda la tv da 25 anni

E si lamenta della scarsa professionalità dei giornali italiani, intervistato dalla stampa argentina

(ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)
(ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

Il giornale argentino Voz del Pueblo, un quotidiano locale di Tres Arroyos, una città della provincia di Buenos Aires, ha pubblicato una lunga intervista a Papa Francesco. A una domanda del giornalista riguardo i giornali italiani, il Papa ha risposto:

«Leggo solo un giornale, la Repubblica, che è un giornale per il ceto medio. Lo leggo la mattina e non ci metto più di dieci minuti. La televisione non la guardo dal 1990. È un voto che ho fatto alla Vergine del Monte Carmelo [un monte di Israele dove nel 1251 sarebbe avvenuta un’apparizione della Madonna] la notte del 15 luglio 1990».

In Italia escono due importanti quotidiani molto vicini alla Chiesa Cattolica, l’Osservatore Romano e Avvenire. L’Osservatore Romano viene pubblicato dagli organi di governo della stessa Chiesa cattolica, mentre Avvenire è di proprietà della Conferenza Episcopale Italiana, cioè l’assemblea dei vescovi italiani. Nella stessa intervista, rispondendo a una domanda del giornalista che gli chiedeva se avvertisse qualche tipo di pressione, il Papa si è anche lamentato della scarsa professionalità dei giornali italiani.

«I mezzi di comunicazione prendono una parola qui e una di là e la tolgono dal contesto. L’altro giorno ho visitato una parrocchia di Ostia, vicino Roma. Ho salutato un po’ di gente, e mentre passavo in una palestra ho detto: «che buffo, qui una volta giocavano i ragazzi e ora ci sono gli anziani e i malati. Comprendo queste persone perché sono anziano e anche io ho i miei acciacchi, sono un po’ malaticcio». Il giorno dopo i giornali hanno titolato: “Il Papa rivela di essere malato”. Contro nemici del genere non puoi fare nulla.»

Il 3 maggio del 2015 l’edizione romana di Repubblica ha pubblicato un articolo sulla visita del Papa a Ostia con il titolo: Papa Francesco a Ostia, folla in festa: “Pregate per me, sono un po’ anziano e malato”.

rep