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  • Venerdì 22 maggio 2015

Il Triplete dell’Inter, cinque anni fa

CInque partite decisive di quella stagione, fra cui la storica finale di Champions League contro il Bayern Monaco: storia, foto e qualche lacrima per certi tifosi

(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

Esattamente cinque anni fa, l’Inter vinse la terza Champions League nella sua storia, battendo in finale il Bayern Monaco per 2-0, il 22 maggio 2010. Con la vittoria della Champions League, l’Inter completò quell’anno il cosiddetto triplete, cioè la vittoria nella stessa stagione del campionato nazionale, della coppa nazionale e dalla Champions League. La vittoria contro il Bayern Monaco nella finale di Champions League ancora oggi è considerata dai tifosi interisti la più importante di quella stagione, a sua volta ricordata con molto affetto per numerosi motivi: su tutti, il fatto che l’Inter non vinceva una Champions League da 45 anni e che da diverse stagioni dominava la Serie A senza mai riuscire ad arrivare in fondo in Champions League, nonostante gli ingenti investimenti del suo presidente Massimo Moratti.

La squadra era allenata per la seconda stagione consecutiva da José Mourinho, che la stagione precedente aveva vinto lo scudetto con la squadra costruita negli anni da Roberto Mancini salvo poi ribaltarla nell’estate del 2009: furono ceduti Zlatan Ibrahimović, Hernan Crespo, Maxwell e Luís Figo, e furono comprati Samuel Eto’o, Lúcio, Wesley Sneijder, Diego Milito e Thiago Motta. Ancora oggi, l’Inter titolare di quella stagione viene ricordata come una delle squadre italiane più forti di tutti i tempi.

Dal 22 maggio 2010 ad oggi sono passati solo 5 anni, anche se sembra passato un secolo: sei giorni dopo Mourinho diventò ufficialmente l’allenatore del Real Madrid – e circola il particolare che pochi minuti dopo la finale contro il Bayern Monaco salì a bordo di una macchina assieme al presidente del Real Madrid Florentino Perez – i giocatori chiave della squadra titolare sono stati via via ceduti e nel novembre del 2013 Moratti ha venduto la quota di maggioranza dell’Inter all’imprenditore indonesiano Erick Thohir. Dal 2011 a oggi l’Inter ha vinto solamente una Coppa Italia – nel 2011 – e si è qualificata solamente due volte per la Champions League. A due giornate dalla fine, è ottava nel campionato italiano in corso. Abbiamo messo insieme le cinque partite più decisive di quella storica stagione per i tifosi interisti che oggi si sentono un po’ così, a ripensare che sono già passati cinque anni.

1. Dinamo Kiev-Inter, 4 novembre 2009
L’Inter aveva iniziato la Champions League di quella stagione in modo molto incerto: nelle partite di andata del girone eliminatorio aveva pareggiato con tutte e tre le altre squadre, e cioè Barcellona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev. Dopo tre partite, tutte e quattro le squadre erano ancora in corsa per qualificarsi gli ottavi: Barcellona, Dinamo Kiev e Rubin Kazan avevano quattro punti, mentre l’Inter era ultima a tre punti. Il fortissimo Barcellona di Guardiola aveva appena perso in casa contro il Rubin Kazan per 2-1, il 20 ottobre 2009.

L’Inter si giocò parte della qualificazione agli ottavi fuori casa contro la Dinamo Kiev, nella quarta partita del girone. Iniziò male: prese gol al 21esimo minuto del primo tempo grazie a un errore del portiere Julio Cesar, che si era fatto trovare fuori dai pali su un tiro piuttosto lento di Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan a fine carriera. Nel secondo tempo Mourinho sistemò la squadra con la difesa a tre e una formazione molto offensiva, continuando ad attaccare ma rischiando di subire un altro gol. Invece, nei cinque minuti finali, l’Inter ribaltò la partita: prima con un gol di Diego Milito su assist di Sneijder e poi con un’azione molto rocambolesca con tre tiri in porta, un salvataggio sulla linea e il gol finale dello stesso stesso Sneijder. 1-2. A fine partita, anche grazie al pareggio fra Rubin Kazan e Barcellona, l’Inter si ritrovò addirittura prima nel girone.

2. Catania-Inter, 12 marzo 2010
Quattro giorni prima della partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Chelsea, l’Inter andò a giocare in casa del Catania di Maxi Lopez – al primo anno in Serie A – e Giuseppe Mascara, allenato da Siniša Mihajlović. L’Inter andò in vantaggio al 54esimo con un gol di Milito su assist di Eto’o, ma venti minuti dopo il Catania pareggiò con un bel gol di Maxi Lopez. All’80esimo, il centrocampista Sulley Muntari fece un brutto fallo ai limiti dell’area interista, prendendosi un cartellino giallo. Sulla punizione seguente, alzò il braccio su tiro di Giuseppe Mascara, colpendo il pallone e costringendo l’arbitro ad assegnare un rigore al Catania e a espellerlo dopo avergli dato un secondo cartellino giallo. Muntari era entrato in campo da circa un minuto per sostituire Dejan Stanković.

L’Inter prese gol sul rigore calciato dallo stesso Mascara e subì anche il 3-1 al 90esimo. Il campionato fu riaperto, sebbene per poco: il giorno successivo nel posticipo serale il Milan riuscì a battere per 1-0 in casa il Chievo grazie a un gran gol di Clarence Seedorf, arrivando a un solo punto di distanza dall’Inter. Poteva essere la partita decisiva della stagione, in senso negativo. Da lì in poi, invece, l’Inter si ricompattò e perse una sola altra partita, contro la Roma. Alla fine della stagione, vinse il campionato con due punti di vantaggio sulla Roma, mentre il Milan finì terzo.

3. Barcellona-Inter, 28 aprile 2010
In quella che molti ricordano come una delle migliori partite della stagione, l’Inter riuscì a battere 3-1 il Barcellona campione in carica nell’andata della semifinale di Champions League, dopo avere eliminato Chelsea e CSKA Mosca rispettivamente agli ottavi e ai quarti. La partita di ritorno si giocava nello stadio più difficile di quegli anni, il Camp Nou del Barcellona quasi imbattibile di quella stagione. Nei giorni precedenti i giornali sportivi spagnoli parlarono a lungo della possibile remontada (“rimonta”) del Barcellona, considerato allora di gran lunga la squadra più forte in Europa. Eppure, l’Inter passò il turno giocando una partita ordinata e riuscendo a subire un unico gol, a sei minuti dalla fine, quando il Barcellona era ormai praticamente eliminato (per qualificarsi avrebbe dovuto segnare un altro gol senza subirne nessuno). L’Inter giocò anche gran parte della partita in dieci uomini a causa dell’espulsione di Thiago Motta.

4. Roma-Inter, 5 maggio 2010
Il primo trofeo della stagione l’Inter lo vinse battendo in finale di Coppa Italia la Roma per 1-0, con gran gol di Milito al 40esimo. Fu una partita molto nervosa, come raccontò anche Valerio Clari sulla Gazzetta dello Sport. Nelle partite precedenti, l’Inter aveva eliminato Livorno, Juventus e Fiorentina.

Al 19esimo Mourinho va platealmente a guardare il video di un addetto sul gol annullato a Milito (di poco, ma c’era), Oriali si fa cacciare per proteste, nelle due aree c’è una giungla di maglie tirate e colpi proibiti. Materazzi va giù due volte lamentando dei colpi da Mexes: visibile il secondo, il francese viene ammonito. Poi proteste per un presunto fallo in area su Menez, rosso per un calcione di Totti a Balotelli, chiusura con accenno di rissone.

5. Inter-Bayern Monaco, 22 maggio 2010
L’Inter arrivò alla finale del 22 maggio una settimana dopo aver vinto lo Scudetto all’ultima giornata, riuscendo a battere il Siena fuori casa. Il Bayern Monaco entrò meglio in partita, ma l’Inter andò in vantaggio al 35esimo con un gol di Milito (di nuovo) su assist di Sneijder (di nuovo). Dopo altri 35 minuti, un altro gol di Milito, questa volta su azione personale: 2-0, con poche ulteriori sofferenze fino alla fine. Ad oggi, l’Inter rimane l’unica squadra italiana in grado di vincere un triplete.