• Mondo
  • Giovedì 21 maggio 2015

Il problema del presidente ceceno con le donne che usano Whatsapp

È una storia nata da uno strano matrimonio tra una 17enne e un poliziotto, diventata nelle ultime settimane un caso nazionale

Nelle ultime settimane in Cecenia, una repubblica federale che fa parte della Russia, si è discusso molto di un matrimonio fra una ragazza di 17 anni e un capo della polizia locale di 47 anni: il matrimonio si è poi effettivamente celebrato cinque giorni fa a Grozny, la capitale della Cecenia. Se n’è parlato molto perché ne la Novaya Gazeta, uno dei principali giornali di opposizione russi, ha raccontato che la ragazza ha subìto molte pressioni e minacce per accettare di sposare il poliziotto (in Cecenia sono noti da anni casi del genere, in cui la sposa è molto più giovane dello sposo). L’articolo e la vicenda hanno cominciato a circolare su Whatsapp, ma nella vicenda è intervenuto anche il 38enne presidente ceceno Ramzan Kadyrov, considerato una specie di dittatore vicino al presidente russo Vladimir Putin. Kadyrov ha pubblicamente appoggiato il matrimonio fra i due e anzi ha invitato gli uomini ceceni a vietare alle proprie mogli di usare Whatsapp e a non lasciarle uscire di casa, «così non potranno postare più niente [su Whatsapp]».

La vicenda è iniziata il 30 aprile, quando la giornalista investigativa Elena Milashina ha pubblicato sulla Novaya Gazeta un articolo in cui raccontava che Nadzhud Guchigov – il poliziotto 47enne coinvolto nella storia – stava per sposare una studentessa di 17 anni contro la sua volontà. L’articolo aggiungeva anche che Guchigov era già sposato e che i genitori della studentessa, che si chiama Louisa Goilabiyeva ma è soprannominata Kheda, avevano dato il loro permesso a causa di alcune minacce subite da Guchigov. Secondo il magazine online russo Meduza, il matrimonio era previsto per il 2 maggio ma poi era stato cancellato a causa delle molte proteste in seguito all’articolo della Gazeta e alla diffusione della storia. Il 2 maggio la Novaya Gazeta ha riportato una dichiarazione del presidente Kadyrov sulla vicenda:

«Ho mandato delle persone a controllare se [la sposa] sia favorevole o meno [al matrimonio]! Sua madre ha detto che lo è! E anche il nonno paterno ha dato il suo permesso! E il problema è stato risolto! Questo è quello che mi hanno detto! Ho mandato a controllare la persona di cui mi fido di più, e abbiamo ottenuto una risposta e una spiegazione!»

Nei giorni successivi altre autorità cecene hanno negato che il matrimonio stesse avvenendo contro la volontà di Goilabiyeva, e che, nonostante la ragazza fosse minorenne, la legge cecena permette il matrimonio già a 17 anni. La Novaya Gazeta, in quei giorni, ha scritto che il matrimonio era stato nuovamente rinviato al 10 maggio, e che successivamente era stato cancellato.

Poi, il 12 maggio, il canale di news filo-governativo ceceno Lifenews ha mandato in onda un servizio sulla storia che conteneva anche un’intervista Goilabiyeva. Nel servizio la ragazza racconta di avere incontrato Guchigov circa un anno fa e che aveva acconsentito volontariamente di sposarlo. A un certo punto dell’intervista, come racconta Meduza, Goilabiyeva cita il «precedente matrimonio» di Guchigov, facendo intendere che l’uomo fosse divorziato. ll 16 maggio, Goilabiyeva e Guchigov si sono sposati. La sposa è stata accompagnata all’altare dal capo di gabinetto dello stesso Kadyrov. Il giorno prima del matrimonio, Kadyrov aveva pubblicato sul proprio profilo Instagram una foto in cui vengono mostrati sia Goilabiyeva sia Guchigov, il cui matrimonio è stato paragonato al “matrimonio del secolo” fra Kate Middleton e il principe William.

Una foto pubblicata da Аллах Велик!!! (@kadyrov_95) in data:

Kadyrov ha anche partecipato ai festeggiamenti dopo al matrimonio: su Instagram ha postato un video di lui che balla al ricevimento.

Un video pubblicato da Аллах Велик!!! (@kadyrov_95) in data:

La popolazione della Cecenia è per la stragrande maggioranza musulmana, oltre il 90 per cento. Si era parlato di Cecenia per esempio per l’enorme manifestazione contro Charlie Hebdo organizzata da Kadyrov a Grozny nel gennaio di quest’anno, qualche giorno dopo l’attentato alla sede del settimanale satirico francese, a Parigi. Da tempo la Cecenia viene anche considerata uno dei territori dove è più fertile la diffusione dell’estremismo islamico (alcuni esponenti dello Stato Islamico, per esempio, sono ceceni). Anche Kadyrov ha assunto posizioni molto rigide in passato riguardo la libertà delle donne, oltre che la libertà di espressione in generale.

BBC scrive che Guchigov al momento del matrimonio era effettivamente sposato con un’altra donna. Lo stesso Kadyrov è ritenuto favorevole alla poligamia: e anche l’uomo che ha accompagnato Goilabiyeva all’altare, Magomed Daudov, si è detto favorevole nel caso rimanga entro i precetti dell’Islam. I media ceceni non hanno posto il problema della poligamia, scrivendo della questione. In un discorso tenuto lunedì 18 e di cui c’è anche un video, Kadyrov ha pronunciato la frase contro Whatsapp, spiegando: «Uomini, comportatevi da ceceni. L’onore della famiglia è la cosa più importante che ci sia. Non scrivete cose del genere, togliete Whatsapp a vostra moglie. Chiudetele in casa, non lasciatele uscire, così non potranno postare più niente [su Whatsapp]». Varvara Pakhomenko, una consulente della ONG International Crisis Group che si occupa dei territori del Caucaso settentrionale come la Cecenia, ha detto al Telegraph che il comportamento tenuto da Kadyrov in questa occasione non è una cosa nuova:

«Sta diventando comune vedere Kadyrov alla televisione cecena a rimproverare i cittadini: siano essi dei burocrati, o donne che indossano gonne troppo corte o che frequentano dei bar senza i propri uomini, o ancora persone che sono state accusate di fare uso di droga. È il suo modo per cercare di controllare tutto quanto: ci sono persone che tengono d’occhio Internet, i blogger… A lui piace far pensare di avere una persona su ogni autobus che ascolta ogni cosa tu stia raccontando. Gli piace mettere in chiaro che lui sa tutto di cosa sta succedendo».