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  • Domenica 10 maggio 2015

Che è successo a “Striscia la notizia”?

Due storici collaboratori del programma satirico sono stati licenziati perché accusati di avere inventato due "casi": loro dicono di avere obbedito agli ordini

Nelle ultime due settimane anche coloro che non seguono abitualmente il popolare programma televisivo di Canale 5 Striscia la notizia si sono imbattuti nella notizia del licenziamento di “Fabio e Mingo”, due storici “inviati” del programma satirico. I due nella realtà si chiamano Fabio De Nunzio e Domenico “Mingo” De Pasquale e sono due comici di 49 e 48 anni (Fabio dei due è quello che parla meno, e porta spesso gli occhiali e il cappellino). Il licenziamento segue le accuse di avere inventato le storie dietro due servizi trasmessi nel 2013, che riguardavano un presunto finto avvocato e una “maga” di origini sudamericane.

Due giorni fa De Nunzio e De Pasquale hanno detto di aver ricevuto una mail in cui Striscia la notizia comunicava loro la risoluzione del contratto: e i due – che lavoravano a Striscia la notizia dal 1997, e conducono spesso servizi dedicati a casi di corruzione o spreco di fondi pubblici in Puglia – si sono difesi spiegando di aver sempre lavorato nel «massimo della nostra professionalità, nel rispetto di ogni indicazione ricevuta», formula che sembra alludere a una consapevolezza degli autori del programma sul loro operato. Secondo il Corriere della Sera, inoltre, De Nunzio e De Pasquale sono stati denunciati per truffa sia da Mediaset sia dal creatore di Striscia la notizia Antonio Ricci, ma nel comunicato loro dicono di non aver ricevuto «alcuna comunicazione in proposito».

Dall’inizio
Nella puntata di Striscia la notizia del 23 aprile è stato trasmesso un breve comunicato del “Gabibbo” – il pupazzo rosso simbolo del programma – che spiegava che De Nunzio e De Pasquale erano stati sospesi a causa di “una segnalazione”.

«Cari telespettatori, abbiamo ricevuto una segnalazione che può mettere in discussione il rapporto di fiducia con la redazione pugliese di Fabio e Mingo. Da subito, sono sospesi da inviati. Quando tutto sarà chiaro, vi faremo sapere. Oh, qui siamo a Striscia, mica a Masterchef»

I passaggi precedenti e successivi all’annuncio sono stati ricostruiti da un articolo di Giuliano Foschini su Repubblica. Secondo Foschini all’inizio di aprile del 2015 era la Procura di Bari ad aver deciso di indagare su un servizio di “Fabio e Mingo” andato in onda su Striscia la notizia riguardo un uomo che si spacciava per avvocato a Bari.

Dopo alcune indagini delegate alla polizia giudiziaria, [la Procura] era però arrivata alla conclusione che quell’avvocato, con la faccia nascosta, in realtà era un attore. Il servizio, in sostanza, era finto. O per lo meno erano finti gli interpreti. Da qui la richiesta di chiarimenti a Striscia, dove però, a quanto pare, nulla sapevano della finzione del servizio.

A questo punto Striscia la notizia – dopo avere sospeso De Nunzio e De Pasquale – ha contattato Mediaset, i cui avvocati hanno svolto un’indagine interna che avrebbe confermato quanto scoperto dalla Procura. Secondo Repubblica, inoltre, durante la propria indagine gli avvocati di Mediaset hanno anche scoperto «altri casi simili» a quello del finto avvocato. Il 5 maggio Striscia la notizia ha mandato in onda un altro breve messaggio del Gabibbo, che spiegava che «il caso del falso avvocato era una messinscena» e che inoltre «il caso di qualche tempo fa della maga sudamericana non esiste». Dal 7 maggio, i due non sono più dipendenti di Striscia la notizia.

Striscia la notizia non ha diffuso i dettagli dei servizi al centro della loro denuncia contro De Nunzio e De Pasquale, e nell’archivio video del programma non sono presenti. Diversi giornali hanno però identificato i due servizi di cui parla il Gabibbo: sono andati in onda il 25 marzo e il 20 maggio 2013 e sono stati successivamente rimossi dall’archivio. Nel primo, De Nunzio e De Pasquale avevano incontrato cogliendolo di sorpresa un uomo che si fingeva un avvocato: il servizio conteneva anche una scena in cui il presunto finto avvocato picchiava i due inviati e il cameraman che stava filmando l’incontro. Nel secondo, De Pasquale si era finto un cliente di una maga di origini sudamericane che sosteneva di poter curare i tumori.

De Nunzio e De Pasquale non hanno ancora commentato nel merito le accuse di Striscia la notizia. Non è nemmeno chiaro se sia in corso o meno un’indagine nei loro confronti: lo dà invece per certo TgCom24 – il canale televisivo all news di Mediaset – che in un articolo pubblicato domenica 10 maggio sul proprio sito ha scritto che «una fonte dell’entourage di Antonio Ricci ha confermato che il tg satirico sta offrendo il massimo supporto all’inchiesta curata dal sostituto procuratore barese Isabella Ginefra sull’ipotesi di reato di truffa legata a due servizi trasmessi nel 2013».