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  • Martedì 28 aprile 2015

Il video della madre di Baltimora che ha trascinato via suo figlio dagli scontri

Il ragazzo si era unito ai manifestanti che lanciavano pietre e bottiglie contro la polizia, ma si è preso un sacco di schiaffi

Nel tardo pomeriggio del 27 aprile a Baltimora, città statunitense del Maryland, ci sono stati violenti scontri tra manifestanti e polizia iniziati dopo la fine dei funerali di Freddie Gray, un ragazzo nero di 25 anni morto mentre era in custodia della polizia a seguito delle lesioni riportate durante l’arresto. Ci sono stati incendi, saccheggi, lanci di pietre e bottiglie contro gli agenti in tenuta antisommossa: almeno 15 poliziotti sono rimasti feriti e 27 persone sono state arrestate.

Dopo qualche ora hanno cominciato a circolare online video e foto di una donna che ha raggiunto uno dei manifestanti che indossava un passamontagna e l’ha trascinato via gridandogli contro, prendendolo a schiaffi e scoprendogli la faccia. La tv locale di Baltimora WMAR ha raccontato che la donna era la madre del manifestante e che l’ha portato via perché non si mettesse nei guai.

Il video è circolato moltissimo, tanto che il capo della polizia di Baltimora, Anthony Batts, ha citato l’episodio durante la conferenza stampa seguita agli scontri, dicendo: «Questi sono giovani abitanti di Baltimora, alcuni di loro sono venuti direttamente dalle scuole superiori dall’altro lato del quartiere di Mondawmin e si sono uniti ai disordini. E forse avete visto la scena, c’è stata una madre che ha preso suo figlio, che indossava un passamontagna, e ha cominciato a dargli sberle sulla testa perché si vergognava di lui. Vorrei che più genitori si prendessero la responsabilità dei loro figli.

La donna nel video è stata poi identificata come Toya Graham e intervistata da CBS NEWS. Nell’intervista Graham spiega di aver agito di impulso e senza pensare alle telecamere che la riprendevano per evitare che suo figlio 16enne potesse diventare “il prossimo Freddie Gray”.