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  • Venerdì 24 aprile 2015

La prima pagina del giornale turco “Cumhuriyet” sul genocidio degli armeni

Il quotidiano ha scelto di aprire con il titolo "Mai più", discostandosi molto dalla posizione ufficiale del governo della Turchia

(Reddit)
(Reddit)

Il 24 aprile del 1915, esattamente 100 anni fa, iniziava nei territori dell’Impero ottomano il genocidio del popolo armeno compiuto dai “Giovani Turchi“, un movimento nazionalista turco nato all’inizio del Novecento. Questa mattina Cumhuriyet, importante quotidiano turco fondato nel 1924, ha pubblicato in prima pagina una scritta in lingua armena, tradotta anche in turco (“Bir daha asla”). Il titolo significa “Mai più”, una specie di messaggio di scuse rivolto al popolo armeno. La prima pagina di Cumhuriyet è stata molto ripresa su Twitter: il genocidio turco ai danni degli armeni è infatti un tema molto delicato e discusso in Turchia. I governi turchi che si sono susseguiti da allora ad oggi non hanno mai usato il termine “genocidio” e hanno criticato quei paesi che ne hanno fatto uso nei discorsi ufficiali.

Sul genocidio armeno si è recentemente espresso anche Papa Francesco, che ha scelto di usare la parola “genocidio” ed è stato molto criticato dal governo turco. Un anno fa, in occasione del 99esimo anniversario del genocidio, Erdogan ha formulato delle scuse molto generiche nei confronti delle persone di tutte le etnie e religioni uccise in quelli che ha definito “gli incidenti” del 1915. Già nel gennaio 2015 i principali giornali internazionali avevano parlato di Cumhuriyet per la sua decisione di ripubblicare alcune delle vignette di Charlie Hebdo.

Il genocidio armeno fu causato dalla volontà dei Giovani Turchi di creare uno stato turco linguisticamente e culturalmente omogeneo. Uno stato di cui quindi – dal punto di vista dei Giovani Turchi – non avrebbero potuto far parte i molti armeni allora presenti nei territori dell’Impero Ottomano. Il genocidio portò alla morte di oltre un milione di armeni, sistematicamente sterminati per le loro peculiarità linguistiche, culturali e religiose (la maggior parte degli armeni è, a differenza dei turchi, di religione cristiana).

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