I nuovi strumenti di Twitter contro abusi e molestie verbali

Sarà più facile identificare e se necessario bloccare gli account molesti, come il social network aveva promesso nei mesi scorsi

Come aveva promesso nei mesi scorsi, Twitter ha iniziato a testare una nuova serie di strumenti per ridurre i casi di abusi e di molestie verbali sul suo social network, un problema che riguarda molti iscritti e che impedisce loro di esprimersi liberamente e senza ricevere minacce. Per rendere più efficaci i nuovi strumenti, Twitter ha cambiato il testo della sezione “violenza e minacce” delle sue regole: prima si parlava genericamente del divieto di fare ricorso a “minacce violente dirette e specifiche contro altri”, mentre nella nuova formulazione si parla di “minacce di violenza contro altri e promozione della violenza contro altre persone”. La modifica permette di ampliare i casi in cui i responsabili di Twitter possono intervenire per sospendere o bloccare un account.

Twitter ha anche aggiunto nuovi strumenti e arricchito quelli già disponibili per i suoi moderatori per limitare i casi di abusi e molestie verbali. Tra le opzioni c’è la possibilità di sospendere per un certo periodo di tempo un account, impedendogli quindi di pubblicare nuovi contenuti e di contattare altre persone sul social network. Un altro provvedimento impone di associare un numero di telefono al proprio account, effettuando poi una verifica con l’SMS ricevuto sul cellulare, in modo da verificare l’identità della persona e avere qualche dettaglio in più sull’autore degli abusi nel caso sia necessario segnalarlo alle autorità. Lo staff di Twitter può anche chiedere la rimozione di alcuni tweet ritenuti in violazione delle regole del social network prima di poterlo tornare a utilizzare.

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Oltre a queste soluzioni, Twitter sta anche sperimentando un nuovo sistema che identifica automaticamente gli account che potrebbero avere violato le regole su abusi e minacce. Per farlo sono presi in considerazione diversi elementi come la longevità dell’account (di solito quelli recenti sono creati appositamente per inviare tweet molesti a qualcuno) e la somiglianza dei tweet ad altri già inviati in passato, magari con lo stesso linguaggio e lo stesso tipo di minacce. Il sistema limiterà automaticamente l’accesso a questo tipo di contenuti, rendendoli meno visibili sul social network, anche se non è ancora molto chiaro come.

Il problema degli account presi di mira da troll o da utenti che inviano tweet minacciosi per impedire ad altri di esprimersi liberamente interessa da tempo Twitter, che fino a ora aveva risposto mettendo a disposizione una serie di strumenti che i singoli iscritti possono usare per segnalare un comportamento molesto o per bloccare un account. A inizio febbraio il CEO di Twitter, Dick Costolo, aveva inviato un promemoria interno ai dipendenti dicendo che “il modo in cui gestiamo abusi e troll sulla nostra piattaforma fa schifo, e fa schifo da anni” e aveva chiesto che fosse resa una priorità il miglioramento del sistema.

Oltre alle novità per contrastare abusi e molestie, Twitter ha da poco messo a disposizione una nuova opzione per i Messaggi Diretti (DM) – quelli che ci si può scambiare privatamente sul social network – che aveva già sperimentato in passato. La nuova funzione permette di ricevere i messaggi da qualsiasi utente Twitter, anche se le due persone coinvolte nella conversazione non si seguono a vicenda. L’opzione non è predefinita, quindi non si riceveranno messaggi se non si è deciso di attivarla. Per usarla basta andare qui e mettere la spunta all’ultima voce della pagina dove si parla di “Messaggi Diretti”.