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  • Martedì 21 aprile 2015

Le foto di Daniel Berehulak, premio Pulitzer

Ha vinto per il suo reportage su ebola in Africa, prima ha fotografato tanto sport, le alluvioni in Pakistan e la guerra in Iraq

Pini sradicati dallo tsunami del 2011 in Giappone, a Rikuzentakata, 7 marzo 2012.
(Daniel Berehulak /Getty Images)
Pini sradicati dallo tsunami del 2011 in Giappone, a Rikuzentakata, 7 marzo 2012. (Daniel Berehulak /Getty Images)

Il Premio Pulitzer nella categoria Feature Photography, quella dedicata ai reportage, è stato assegnato al fotografo australiano Daniel Berehulak: sul Post avevamo già raccolto alcune sue belle foto dopo che nel maggio 2014 aveva vinto il premio dedicato alla memoria di Chris Hondros, il fotografo di Getty Images morto mentre lavorava in Libia nel 2011. Berehulak lavora come freelance: è stato premiato per le fotografie pubblicate dal New York Times che raccontano l’epidemia di ebola nell’Africa occidentale, che potete sfogliare qui.

Berehulak – che è nato a Sydney nel 1975 in una famiglia di immigrati ucraini – ha iniziato ha iniziato a lavorare come fotografo nel 2000 occupandosi di sport, cosa ha continuato a fare anche per l’agenzia Getty Images, con cui ha iniziato a lavorare nel 2002. Nel 2005 si è trasferito a Londra e nel 2009 si è spostato in India, a New Delhi, dove vive tuttora. Ha visitato più di 50 paesi, fotografato il processo a Saddam Hussein, lo sfruttamento del lavoro minorile in India, il ritorno alla vita quotidiana dopo lo tsunami in Giappone nel 2012, e le alluvioni in Pakistan nel 2010, per cui era già stato candidato al Premio Pulitzer. È stato premiato per tre volte anche a World Press Photo, nel 2008, nel 2011 e nel 2013.

Oltre che su Getty Images, i suoi lavori si possono vedere sul suo sito, su Instagram e su Twitter.