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  • Lunedì 20 aprile 2015

Let’s play ball

È arrivata la primavera, è cominciato il campionato di baseball, e L'Ultimo Uomo spiega cosa c'è in ballo

Atlanta Braves center fielder Eric Young Jr. (4) steals second base as Miami Marlins shortstop Adeiny Hechavarria (3) leaps for the wild throw in the fifth inning of a Major League baseball game Tuesday, April 14, 2015, in Atlanta. Young advanced to third. (AP Photo/John Bazemore)
Atlanta Braves center fielder Eric Young Jr. (4) steals second base as Miami Marlins shortstop Adeiny Hechavarria (3) leaps for the wild throw in the fifth inning of a Major League baseball game Tuesday, April 14, 2015, in Atlanta. Young advanced to third. (AP Photo/John Bazemore)

È iniziato il campionato di baseball MLB statunitense, il più importante e seguito del mondo, e un’istituzione culturale negli Stati Uniti, molto attesa e con appassionati anche fuori da lì. Il sito di informazione sportiva L’Ultimo Uomo ha pubblicato una guida per quelli che si siano un po’ distratti e vogliano sapere cosa c’è in ballo quest’anno. Per chi invece ha bisogno di cominciare dai fondamentali, qui c’è il baseball spiegato bene, e raccontato bene.

Il primo problema che Rob Manfred, il commissioner che lo scorso gennaio ha preso il posto di Bud Selig, ha trovato sul proprio tavolo è stato il drastico calo di punti segnati e di home run a cui si sta assistendo nelle ultime stagioni. Ovvero la traduzione in numeri della lotta agli steroidi che gonfiavano muscoli e moltiplicavano le statistiche degli slugger dei primi anni del millennio. Lentamente, il regno di ghiaccio dei pitcher ha preso il sopravvento a colpi di “K” (eliminazione del battitore al piatto) e di no-hitter (il lanciatore non concede nemmeno una battuta valida in tutta la partita). Se per certi versi la prestazione del lanciatore, con la sua capacità solitaria di vincere orde di nemici, ha sempre una natura epica, il baseball non può rinunciare al suo momento più iconico, quello in cui la pallina viene scagliata fuori dallo stadio.
Dal 2006, anno in cui sono cominciati i test obbligatori sulle anfetamine, il numero degli strike out ha avviato un trend di crescita senza precedenti. Solo lo scorso anno, secondo il New York Times, ne sono stati registrati 6000 di più che nella stagione 2000—apice della cosiddetta steroid-era. La mancanza di “aiutini” ha infatti penalizzato maggiormente i battitori, che durante le 162 partite di regular season sono impegnati molto più a lungo dei lanciatori, andando incontro a frequenti cali di forma e infortuni.

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(L’esterno degli Atlanta Braves Eric Young Jr. ruba la seconda base mentre l’interbase dei Miami Marlins  Adeiny Hechavarria cerca di raggiungere un lancio diretto a lui nel quinto inning della partita tra le due squadre ad Atlanta, il 14 aprile scorso. AP Photo/John Bazemore)