Le tecniche cinematografiche del nuovo Star Wars

The Verge le ha ricavate dalle scene contenute nel secondo trailer del film: ce ne sono alcune già usate da J. J. Abrams in Star Trek

Il magazine online The Verge ha ricavato dal secondo trailer del nuovo film di Star Wars, Il risveglio della forza, cinque possibili scelte tecniche adottate nel film. Alcune di queste sono piuttosto tipiche del regista J.J. Abrams – noto per aver creato la celebre serie televisiva Lost e per aver diretto gli ultimi due film della saga cinematografica di fantascienza di Star Trek: e tutte e cinque sono piuttosto diverse da quelle utilizzate per gli ultimi film della saga, cioè quelli della cosiddetta “nuova” trilogia, usciti fra il 1999 e il 2005. Abbiamo messo insieme le cinque tecniche elencate da The Verge: le gif sono state estratte dal loro articolo. Star Wars: Il risveglio della forza uscirà nei cinema italiani il 16 dicembre 2015.

La carrellata

È una delle tecniche più antiche del cinema: la telecamera si muove su un “binario” avvicinandosi verso i soggetti della scena. The Verge spiega che Abrams apprezza molto questa tecnica, a giudicare dai suoi film. Nella saga di Star Wars, al contrario, non è stata utilizzata così di frequente.

Il “Lens Flare”

Cioè degli effetti ottici, come dei riflessi sull’immagine, che si creano a causa dell’impatto della luce sull’obiettivo (un esempio esplicito lo si può trovare in questo fotogramma di Super 8, altro film di J.J. Abrams). Abrams è stato spesso accusato di abusare di questa tecnica, che lui stesso ha ammesso di apprezzare molto. Nel trailer, comunque, se ne fa un uso piuttosto moderato: al contrario della famosa scena di combattimento della Minaccia Fantasma fra Qui-Gon Jinn, Obi-Wan Kenobi e Darth Maul.

L’inquadratura “traballante” nelle battaglie aeree
millennium

Secondo The Verge è una tecnica utilizzata già da Abrams nei due film di Star Trek, e in contrasto con quanto fatto nei film della “nuova” trilogia (dove la telecamera seguiva le astronavi durante i combattimenti, ma in maniera “fissa”). Sarà un po’ come salire sul simulatore di volo di Star Wars di Eurodisney, insomma.

L’angolo obliquo
canted angles
È una tecnica per cui il piano dello svolgimento dell’azione non è parallelo all’inquadratura: come ad esempio nell’immagine qui sopra: secondo The Verge, in questo caso «vediamo l’astronave TIE alzarsi in volo a destra, mentre le esplosioni e gli oggetti colpiti dai laser sono sulla sinistra. Fa un effetto notevole, e l’angolo obliquo non sembra artificioso».

Zoom improvviso

J.J. Abrams ha fatto ampio uso della tecnica nei film di Star Trek, che ad esempio è già stata utilizzata nell’Attacco dei Cloni (il secondo film della “nuova trilogia”). Secondo The Verge «rende la scena più realistica, ma al contempo ti fa avvertire la sua artificiosità».