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  • Venerdì 10 aprile 2015

Le auto dei film fanno una brutta fine

Quelle usate per girare gli inseguimenti – ben 230 per l'ultimo Fast and Furious – finiscono ridotte a cubi di metallo anche se hanno pochi danni: nessuno se ne vuole prendere la responsabilità

** FOR IMMEDIATE RELEASE **A car leaps over flames and water gushes at Walt Disney World's new attraction "Lights, Motor, Action! Extreme Stunt Show" in Lake Buena Vista, Fla., May 11, 2005. After a few years of belt-tightening, theme and amusement park owners have spent big bucks following their strongest attendance year since 2001 terrorist attacks caused the $10.8 billion industry to lose momentum. (AP Photo/Peter Cosgrove)
** FOR IMMEDIATE RELEASE **A car leaps over flames and water gushes at Walt Disney World's new attraction "Lights, Motor, Action! Extreme Stunt Show" in Lake Buena Vista, Fla., May 11, 2005. After a few years of belt-tightening, theme and amusement park owners have spent big bucks following their strongest attendance year since 2001 terrorist attacks caused the $10.8 billion industry to lose momentum. (AP Photo/Peter Cosgrove)

Durante le riprese di Fast and Furious 7 sono state distrutte oltre 230 automobili. Le macchine usate per girare le scene d’azione e gli inseguimenti che hanno reso famosa la saga di Fast and Furious hanno subìto danni di diversa entità, ma tutte una volta terminata la loro scena sono state compresse e trasformate in grossi cubi di metallo. Come ha raccontato il Wall Street Journal, la gestione delle automobili di scena dei film è diventata negli anni sempre più rigida e sorvegliata, per motivi di rendicontazione e responsabilità legale.

Nei primi tempi dei film con inseguimenti d’auto, le macchine che venivano distrutte e danneggiate durante le riprese venivano vendute a qualche autodemolitore e dimenticate. Se i danni non erano troppo gravi, le auto venivano poi rivendute ad appassionati, collezionisti e fanatici dei film, che le rimettevano in sesto: è il caso della Mustang usata da Steve McQueen nel film Bullitt del 1968 o delle oltre 300 Dodge Chargers usate nella produzione della serie televisiva Hazzard, diventate oggetto di culto. Oggi le cose vanno in modo diverso. Come ha spiegato il Wall Street Journal, nessun produttore cinematografico vuole correre il rischio di essere denunciato da qualche appassionato che dopo aver comprato una vecchia auto di scena si è fatto male cercando di imitare i protagonisti dei film, e quindi le politiche di smaltimento delle auto sono state negli anni rese sempre più rigide.

Per girare la scena di Fast and Furious 6 in cui un carroarmato salta fuori da un camion in corsa sull’autostrada sono state distrutte decine di auto. La scena è stata girata sull’isola di Teneriffe in Spagna e la produzione aveva preso accordi con diversi rottamatori locali per lo smaltimento delle auto di scena: ogni giorno servivano circa 25 auto da sfasciare, al mattino i rottamatori le portavano intere e ogni notte passavano a raccoglierle, pulendo le strade dai rottami prima di riconsegnare altre 25 auto intatte per il successivo giorno di riprese. Per l’inseguimento sul Monarch Pass in Colorado di Fast and Furious 7 sono state distrutte più di 40 auto: i rottami sono stati tutti ammassati nel parcheggio di un grande resort sciistico da dove sono state rimosse in meno di due giorni, in tempo per l’apertura degli impianti.

Ogni singola macchina usata per le riprese deve essere conteggiata, così come tutte quelle che vengono smaltite. Le auto danneggiate vengono divise tra quelle “senza speranze” e quelle ancora utilizzabili: le prime vengono immediatamente demolite, le altre vengono divise in parti che possono essere rivendute come ricambi. Spesso, anche se le auto sono in buone condizioni, i produttori cinematografici preferiscono cautelarsi e farle demolire. Richard Jansen, propietario di un’officina di rottamazioni, ha raccontato di essere stato chiamato dalla produzione di Fast and Furious 7 per demolire delle auto di scena e di essersi molto sorpreso quando ha scoperto che avrebbe dovuto rottamare circa 30 auto tra Mercedes di ultimo modello, Ford Crown Victoria e Mitsubishi Montero ancora in buone condizioni. L’atteggiamento dei produttori di Fast and Furious, tuttavia, è giustificato: anche un esperto smaltitore di auto di scena come Ray Claridge, che da 39 anni dirige il Cinema Vehicles Services di Los Angeles, ha spiegato al Wall Street Journal di non voler commerciare le automobili modificate e rinforzate per girare le scene pericolose: quelle le rottama subito per timore di conseguenze legali.

In altri casi, tuttavia, le auto di scena fanno una fine migliore. Buddy Lee Hooker, coordinatore delle controfigure nel film di Quentin Tarantino Grindhouse – A prova di morte, ha detto di essere riuscito a salvare una delle tre Novas guidate da Kurt Russell durante le riprese e di usarla qualche volta per dei giri in compagnia di Tarantino, che invece guida la Pussy Wagon usata in Kill Bill: Volume 1.