L’architettura dell’America Latina al MoMA

Un'importante mostra racconta con video, fotografie e progetti la trasformazione – architettonica ma non solo – dell’America Latina nel Novecento

Miguel Rodrigo Mazuré Progetto per un Hotel a Machu Picchu, 1969
© Archivo Miguel Rodrigo Mazuré
Miguel Rodrigo Mazuré Progetto per un Hotel a Machu Picchu, 1969 © Archivo Miguel Rodrigo Mazuré

Latin America in Construction: Architecture 1955-1980 è una mostra sull’architettura e l’urbanistica dell’America Latina visitabile al MoMA, il museo d’arte moderna di New York, fino al 19 luglio. La mostra riprende i contenuti di un’altra mostra organizzata dal MoMA che nel 1955 si era occupata dello stesso argomento: presenta oltre 500 tra disegni, modelli architettonici, fotografie e filmati – molti dei quali mai esposti in precedenza – che documentano l’evoluzione degli stili e degli approcci degli architetti e urbanisti di quegli anni, tra cui Lúcio Costa, Oscar Niemeyer, Miguel Rodrigo Mazuré, Lina Bo Bardi e Emilio Duhart. SI tratta di opere realizzate con un approccio architettonico nuovo, strettamente legato alla storia e alla cultura dell’America Latina: e sono un buon modo per capire la modernizzazione di quei paesi, la nascita delle metropoli sudamericane, l’affermarsi del capitalismo ma anche del comunismo cubano.

I documenti storici sugli edifici dell’America Latina sono integrati da fotografie inedite realizzate dal brasiliano Leonardo Finotti, da sempre interessato ai legami tra architettura e fotografia. La mostra è stata accompagnata anche dalla pubblicazione di Latin America in Construction e da un progetto Instagram che chiede agli utenti di condividere con l’hashtag #ArquiMoMA le loro fotografie ai monumenti presentati dalla mostra.

La mostra, tra le altre cose, racconta la progettazione e costruzione di Brasilia, città brasiliana costruita praticamente dal nulla tra il 1956 e il 1960 e destinata a diventare la nuova capitale del Brasile al posto di Rio de Janeiro: nella mostra ci sono anche dei riferimenti ai progetti del pianificatore urbano modernista Lúcio Costa, basati sulle teorie di Le Corbusier e poi realizzati dall’architetto Oscar Niemeyer; documenti e testimonianze relative ai cambiamenti urbanistici di Santa Rosa de la Pampa, in Argentina, e Rio de Janeiro. Oltre alle intere città, Latin America in Construction: Architecture 1955-1980 racconta anche i singoli edifici: per esempio il Jockey Club di Rio de Janeiro e il Teatro San Martín di Buenos Aires, entrambi realizzati da Lucio Costa.

Foto: Miguel Rodrigo Mazuré Progetto per un Hotel a Machu Picchu, 1969 / © Archivo Miguel Rodrigo Mazuré