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  • Domenica 29 marzo 2015

Vettel ha vinto il Gran Premio della Malesia

È la prima vittoria della Ferrari in quasi due anni: le due Mercedes sono arrivate seconda e terza, Alonso si è ritirato

Sebastian Vettel della Ferrari esulta sul podio lanciando per aria il trofeo (MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)
Sebastian Vettel della Ferrari esulta sul podio lanciando per aria il trofeo (MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images)

Sebastian Vettel, pilota della Ferrari, ha vinto il Gran Premio della Malesia di Formula 1: è una notizia, visto che l’ultimo Gran premio vinto dalla Ferrari risaliva al 12 maggio 2013, in Spagna. Al secondo posto è arrivato Lewis Hamilton della Mercedes, che due settimane fa aveva vinto il Gran Premio di Australia, la prima gara del Mondiale 2015. Al terzo posto è arrivata l’altra Mercedes, guidata da Nico Rosberg, mentre quarto è arrivato Kimi Raikkonen della Ferrari.

Vettel – che ha 27 anni, è alla prima stagione in Ferrari ed è già stato per quattro volte campione del Mondo di Formula 1 – ha iniziato il Gran Premio dalla seconda posizione, mentre in pole position era partito Hamilton. Dopo aver esaurito i pit stop, a 18 giri dalla fine, Vettel aveva già distanziato Hamilton di 13 secondi, che negli ultimi giri è riuscito ad avvicinarsi solo di qualche secondo. Raikkonen è partito in undicesima posizione ed ha fatto un ottima gara, finendo quarto. Fernando Alonso, che tornava oggi alle gare dopo un incidente avvenuto a fine febbraio, si è ritirato dopo 21 giri.

Sia nei test invernali che nelle prime prove del Gran Premio d’Australia, la Ferrari SF15-T, la macchina costruita per il mondiale 2015, aveva stupito positivamente diversi commentatori per la velocità media ottenuta in configurazione da gara e per l’“affidabilità” dimostrata, ossia la capacità di percorrere molti chilometri senza alcun guasto meccanico imprevisto. I progressi evidentemente compiuti in fase di progettazione della macchina non erano comunque ritenuti sufficienti per permettere di andare più veloce delle macchine Mercedes, ancora oggi largamente favorite (Hamilton è ancora in testa nella classifica piloti). Considerando che nella passata stagione la Ferrari si è classificata al quarto posto dietro Mercedes, Red Bull e Williams, la possibilità di giocarsela alla pari con queste due squadre era già considerato come un fatto positivo: all’inizio dell’anno vincere due o tre gare nel corso di questa stagione era ritenuto l’obiettivo più realistico.

L’assunzione di Vettel come pilota al posto di Alonso è stata da molti inserita e valutata all’interno di una serie di grandi cambiamenti in Ferrari avvenuti già a partire dalla passata stagione. A parte il direttore tecnico James Allison e il pilota finlandese Kimi Raikkonen, non è rimasto molto della precedente struttura aziendale nei ruoli di vertice. Dalla fine di novembre scorso, praticamente a mondiale quasi finito, Maurizio Arrivabene ha assunto il ruolo di team principal al posto di Marco Mattiacci, il quale a sua volta aveva preso sette mesi prima il posto di Stefano Domenicali, in Ferrari da oltre vent’anni con vari incarichi. A ottobre Luca Codero di Montezemolo – in Ferrari dal 1973 e presidente dal 1991 – si era dimesso dal suo incarico, ora assunto da Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles (FCA).