Netanyahu ha chiesto scusa per una frase sugli arabi

Il primo ministro appena riconfermato aveva invitato i suoi sostenitori a mobilitarsi denunciando come una minaccia l'affluenza alle urne della minoranza araba d'Israele

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu prays on March 18, 2015 at the Wailing Wall in Jerusalem following his party Likud's victory in Israel's general election. Netanyahu swept to a stunning election victory, securing a third straight term for an Israeli leader who has deepened tensions with the Palestinians and infuriated key ally Washington. AFP PHOTO / THOMAS COEX (Photo credit should read THOMAS COEX/AFP/Getty Images)
Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu prays on March 18, 2015 at the Wailing Wall in Jerusalem following his party Likud's victory in Israel's general election. Netanyahu swept to a stunning election victory, securing a third straight term for an Israeli leader who has deepened tensions with the Palestinians and infuriated key ally Washington. AFP PHOTO / THOMAS COEX (Photo credit should read THOMAS COEX/AFP/Getty Images)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è detto dispiaciuto per alcune dichiarazioni fatte durante il giorno delle elezioni del 17 marzo, che poi ha vinto, e che erano state molto criticate dai suoi oppositori ma anche dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Netanyahu aveva invitato i suoi sostenitori a mobilitarsi per il voto denunciando come una minaccia l’affluenza alle urne della minoranza araba d’Israele («gli arabi stanno votando in massa»). Ieri il primo ministro ha spiegato:

«So che alcune cose che ho detto alcuni giorni fa hanno offeso alcuni cittadini israeliani, i cittadini arabo-israeliani. Non era mia intenzione e me ne rammarico»

Netanyahu ha poi ribadito di essere «il primo ministro di tutti i cittadini israeliani» e ha spiegato di aver fatto, nei suoi precedenti mandati, grandi investimenti a favore degli arabi. Lista Comune, la coalizione formata da tutti i principali partiti arabi di Israele, che alle ultime elezioni ha ottenuto 14 seggi, ha però respinto le scuse facendo sapere attraverso un portavoce che «purtroppo Netanyahu e il razzismo del suo governo non iniziano e finiscono con quella dichiarazione» e che la sua espressione di rammarico «non è altro che un gesto vuoto».