Come va coi biglietti di EXPO?

Sembra bene: le aspettative sono relativamente prudenti, ma cinesi e paesi europei vicini stanno comprando come previsto

Il primo maggio a Milano sarà inaugurata EXPO 2015, ossia l’Esposizione Universale: una grande fiera dedicata al cibo e all’alimentazione, con spettacoli, prodotti, eventi ed esposizioni. Si tratta di una manifestazione a pagamento e il numero dei biglietti venduti sarà una misura importante del suo successo, oltre che un ritorno economico fondamentale. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto che l’obiettivo è arrivare a venderne 10 milioni prima dell’apertura, mentre il commissario dell’EXPO Giuseppe Sala ha parlato di un obiettivo di 20 milioni di biglietti venduti entro la fine della manifestazione, il prossimo 31 ottobre.

A che punto siamo?
Secondo gli ultimi dati, sono già stati venduti più di 8,5 milioni di biglietti. Cinque sono stati venduti all’estero e tre in Italia. Oltre a questi ci sono già circa mezzo milione di biglietti prenotati dalle scuole italiane. In genere, le vendite aumentano sempre nelle ultime settimane prima dell’inizio di un evento quindi è molto probabile che il traguardo dei dieci milioni sarà raggiunto e forse anche superato. Un biglietto per EXPO per una giornata costa intorno ai 30 euro e comprarlo prima dell’apertura garantisce uno sconto del venti per cento. Per acquistarli si può andare sul sito di EXPO oppure da uno dei numerosi rivenditori autorizzati.

Gran parte degli 8 milioni e mezzo di biglietti, infatti, non è stata venduta da EXPO direttamente ai visitatori, ma è stata acquistata da numerosi rivenditori. Tra questi ci sono popolari siti dove si acquistano biglietti, come TicketOne, ma anche agenzie di viaggi. I rivenditori che abbiamo sentito sono tutti sicuri di esaurire i biglietti acquistati nei prossimi due mesi. Secondo Piero Galli, direttore generale della gestione dell’evento, l’EXPO di Milano è una delle Esposizioni Universali ad aver venduto il maggior numero di biglietti prima dell’apertura. La scelta di cedere la vendita anche ad altri intermediari, spiega Galli, fa parte di una strategia per permettere ai rivenditori e ai visitatori di inserire la visita ad EXPO in un viaggio più ampio in Italia da organizzare con un certo anticipo rispetto alla manifestazione.

Chi li ha venduti?
Dando un’occhiata all’elenco dei rivenditori autorizzati sul sito di EXPO si possono capire diverse cose su chi visiterà la manifestazione. Su circa 60, otto sono società cinesi, la nazione che ha il numero più alto di rivenditori autorizzati dopo l’Italia. Oltre ai grandi distributori, la maggioranza dei rivenditori sono agenzie di viaggio, come Onirikos, una società con sede a Milano che organizza viaggi su misura per clienti di alto livello. Stefano Bajona, presidente della società, ci ha spiegato che EXPO è una manifestazione che si inserisce bene nei pacchetti di viaggio in Italia proprio per la sua attenzione verso il cibo, che è anche uno degli elementi più importanti nei pacchetti di viaggio che vengono venduti dall’agenzia. Il piano tipico prevede due ingressi: una mattinata e un pomeriggio a visitare l’esposizione, un’altra giornata con visite culturali a Milano e quindi una sera ad EXPO per assistere allo spettacolo del “Cirque du Soleil”, che si terrà presso l’Open Air Theatre tutti i giorni dal mercoledì alla domenica da maggio ad agosto e per cui i biglietti vanno acquistati a parte.

Secondo Bajona, la sua agenzia non avrà difficoltà a piazzare tutti i biglietti acquistati prima dell’inizio dell’evento. Anche Deluxuring, un’altra agenzia specializzata nei viaggi di lusso che fa parte dei rivenditori autorizzati di EXPO, ci ha confermato che sono già a tre quarti della vendita dei 5 mila biglietti che hanno acquistato. Al momento, una grossa parte dei clienti che hanno acquistato biglietti da Onirikos e Deluxuring sono clienti cosiddetti “corporate”, ossia viaggi organizzati dalle aziende per partecipare ad eventi, convegni e altre iniziative d’affari (EXPO è infatti anche una fiera specializzata).

Chi se li è comprati?
I distributori che lavorano con la Cina fino ad ora hanno già acquistato più di mezzo milione di biglietti, la metà del milione di biglietti che si prevede saranno venduti a cittadini cinesi entro la fine della manifestazione. Ma, secondo le stime di EXPO, le nazionalità che saranno più rappresentate saranno quelle dei paesi vicini europei. Almeno un milione di visitatori dovrebbe arrivare dalla Francia e altrettanti dalla Germania. Secondo Galli, l’EXPO di Milano sarà una delle Esposizioni Universali ad attirare il maggior numero di visitatori stranieri nella storia: già oggi sono cinque milioni e dovrebbero diventare almeno dieci per la fine dell’evento.

Tra Siviglia e Hannover
Al momento gli amministratori EXPO e gli addetti al settore sono piuttosto sicuri che EXPO riuscirà a raggiungere l’obbiettivo di 20 milioni di visitatori. Si tratta di un numero non particolarmente elevato rispetto a quelli raggiunti da altre Esposizioni Universali. L’ultima, quella di Shanghai nel 2010, ha avuto 73 milioni di visitatori (soltanto poco più di quattro milioni però erano stranieri). Al secondo posto c’è l’EXPO di Osaka del 1970, con 64 milioni di visitatori; al terzo quella di New York del 1964-1965, con 51 milioni di visitatori (qui potete trovare l’elenco delle Esposizioni Universali e il numero di visitatori per ogni edizione). Probabilmente non è molto generoso paragonare l’EXPO di Milano con quelle avvenute in paesi molto più popolosi dell’Italia come Cina e Stati Uniti: un confronto più onesto è quello con le Esposizioni Universali avvenute in Europa negli ultimi anni.

Quella di maggior successo è stata probabilmente l’EXPO di Siviglia, in Spagna, durata tra l’aprile e l’ottobre del 1992. L’esposizione venne visitata da più di 40 milioni di persone. All’estremo opposto c’è l’EXPO di Hannover del 2000 che portò in Germania soltanto 18 milioni di visitatori rispetto ai 40 previsti dagli organizzatori e causò alla società che si occupava dell’esposizione una perdita di quasi cinquecento milioni di euro. Se i 20 milioni previsti per EXPO 2015 sembrano più vicini ai visitatori di Hannover rispetto a quelli di Siviglia, bisogna comunque fare un’ulteriore considerazione. Il problema di Hannover fu che la stima dei visitatori era stata doppia di quelli che arrivarono, e questo causò alla società che aveva organizzato l’evento un enorme buco di bilancio. Le stime di EXPO 2015 sono già in partenza molto prudenti e meno arrischiate in termini di bilancio.