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  • Lunedì 23 febbraio 2015

Lo shopping di Columba Bush

La quasi candidatura di Jeb Bush alla presidenza degli Stati Uniti sta facendo riparlare delle notevoli spese di sua moglie e di quanto il loro stile di vita sia lontano da quello degli americani normali

di Karen Tumulty e Alice Crites – Washington Post

Florida Gov. Jeb Bush, left, and First Lady Columba Bush, right, participate in the annual statewide drug summit on Wednesday, June 7, 2006, in Tallahassee, Fla. The summit provides a forum for drug control experts and law enforcement officials to discuss the Florida Drug Control Strategy and future drug prevention and treatment initiatives. (AP Photo/Phil Coale)
Florida Gov. Jeb Bush, left, and First Lady Columba Bush, right, participate in the annual statewide drug summit on Wednesday, June 7, 2006, in Tallahassee, Fla. The summit provides a forum for drug control experts and law enforcement officials to discuss the Florida Drug Control Strategy and future drug prevention and treatment initiatives. (AP Photo/Phil Coale)

Nel 1999 Columba Bush, la notoriamente riservata moglie dell’allora governatore della Florida Jeb Bush, fu arrestata e multata alla dogana per aver nascosto la quantità di vestiti e gioielli che aveva comprato durante un viaggio di cinque giorni a Parigi. L’incidente lasciò la first lady della Florida profondamente mortificata e mise suo marito in una situazione politicamente imbarazzante. Jeb Bush disse che la first lady mentì alla dogana perché non voleva che lui sapesse che aveva speso circa 19.000 dollari durante il viaggio.

“L’imbarazzo che provo mi ha fatto vergognare a guardare in faccia la mia famiglia e i miei amici”, disse Columba Bush in un discorso nel luglio del 1999, poco dopo il guaio. “È stata la peggiore sensazione della mia vita”. Il guaio però non le impedì di continuare a spendere soldi in giro. Meno di un anno dopo prese dei soldi in prestito per comprare gioielli per più di 40 mila dollari in un solo giorno, secondo i documenti in possesso dello stato della Florida. Quell’acquisto non fu un caso isolato: ci sono documenti disponibili online che mostrano come in quegli anni Columba Bush abbia speso oltre 90.000 dollari in gioielli.

Lo staff di Jeb Bush dice che i gusti di Columba Bush e le sue abitudini di shopping non dovrebbero essere un tema politico. “La signora Bush di tanto in tanto compra dei gioielli. Per quanto non sia obbligata a dichiararle, queste spese furono incluse nei documenti che il governatore Bush diffuse nel 2000 perché la sua situazione economica fosse trasparente. I prestiti furono tutti ripagati nel giro di un anno», ha detto la portavoce di Bush, Kristy Campbell. Poi ha aggiunto che Bush “sapeva che faceva di tanto in tanto questo genere di acquisti”. Per quanto ampiamente nelle loro possibilità economiche, questo tipo di acquisti rappresenta però un potenziale problema per un politico che si prepara a candidarsi alla presidenza dicendo che c’è troppa distanza tra i ricchi e i poveri del paese.

Negli ultimi anni è capitato a candidati di entrambi i partiti di dover rispondere a domande su grossi acquisti o grossi guadagni fatti o percepiti da se stessi o da loro familiari: un taglio di capelli da 400 dollari di John Edwards, le costosissime tariffe per ingaggiare Hillary Clinton come speaker a un convegno, il numero di case e di macchine di Mitt Romney. E per quanto i nomi delle mogli dei candidati non appaiano sulla scheda elettorale, spesso il loro stile di vita diventa ragione di curiosità, interesse e quindi di attacchi e critiche. Gli americani vedono nella famiglia di un candidato il modo in cui è vicino o lontano dalle persone normali.

Nel 2012 la moglie di Romney, Ann, fu presa in giro perché possedeva un cavallo e indossava camicie da quasi 1000 dollari. Michelle Obama si attirò delle critiche quando si fece vedere in un normale supermercato indossando un paio di sneakers da 500 dollari. La moglie di Jeb Bush ha evitato fin qui la notorietà frutto del far parte di una famiglia come quella Bush. Non si fa intervistare quasi mai e gli articoli sul suo conto la descrivono come una persona riservata, che dipinge, ricama, mangia in piccole trattorie ed è impegnata in attività di beneficenza.

Durante i due mandati di Jeb Bush da governatore, dal 1999 al 2007, la first lady mantenne un profilo basso, scegliendo peraltro di restare a vivere nella casa di famiglia di Miami invece che trasferirsi nella capitale dello stato, Tallahassee. Era una grande cliente di Mayors, una famosa gioielleria della città. Il negozio ha rifiutato di fornire informazioni sui suoi acquisti, rivendicando la privacy che fornisce a tutti i suoi clienti. I moduli fiscali compilati in quegli anni dalla famiglia Bush indicano che Columba Bush prese in prestito dei soldi per comprare quattro gioielli: un paio di orecchini di diamanti e platino da 25.000 dollari, un braccialetto Bulgari di oro bianco a 18 carati con diamanti da 10.500 dollari, una collana di oro bianco 18 carati con diamanti da 3.200 dollari e un altro paio di orecchini di diamanti da 3.300 dollari. I documenti indicano che ottenne uno sconto da 2.780 dollari e che pagò 2.491 dollari di tasse. Questo fu uno dei cinque simili prestiti che ottenne dal 1995 a 2009 per comprare gioielli: con l’ultimo comprò un Rolex da 11.700 dollari e un paio di orecchini da 5.900 dollari.

Il fatto che certi politici possano permettersi questo stile di vita perché sono molto ricchi non allevia le critiche, e anzi le rende più intense: soprattutto per quei politici accusati di non comprendere quanto le loro vite sono distanti da quelle delle persone normali. Columba Bush, che è originaria del Messico, è molto tenuta d’occhio dai media: se Bush fosse eletto lei diventerebbe la prima first lady latinoamericana e la seconda a essere nata fuori dagli Stati Uniti. Lei e Jeb Bush comunque non hanno mai ostentato la loro ricchezza e vivono in una villetta vicino Miami comprata per 1,3 milioni di dollari nel 2012.

Dopo l’incidente del 1999, Jeb Bush disse: “Sono molti soldi. Ma è una questione tra me e lei”. All’epoca quello era un momento piuttosto delicato, perché George W. Bush stava per candidarsi alla presidenza. Sicuramente stavolta staranno molto attenti con le sue spese.

© Washington Post / 2015