Lo spot del M5S sul ritorno alla lira

Promuove un referendum per uscire dall'euro, ma le cose sono molto più complicate di così

Aggiornamento del 6 febbraio:  Il compositore Ludovico Einaudi con un post sulla sua pagina ufficiale di Facebook ha chiesto al M5S di togliere un suo brano dallo spot che promuove l’uscita dall’euro e il ritorno alla lira. Come si legge su Facebook:

In questi giorni è stato divulgato un video di propaganda politica contente uno dei brani più noti di Ludovico Einaudi. Si vuole rendere noto che il Maestro Einaudi non ha mai autorizzato ne’ intende autorizzare l’uso di sue musiche all’interno di spot o filmati di qualsiasi natura politica o propagandistica. Il video che sta circolando in questi giorni sul web ha utilizzato il brano in modo illegittimo senza interpellare ne’ l’artista ne’ i detentori dei diritti. Per questo motivo è stata richiesta la rimozione del brano dal filmato.

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Il Movimento 5 Stelle ha diffuso online uno spot a favore dell’uscita dall’euro e del ritorno alla lira.

Il video promuove una raccolta di firme presentata come se potesse portare a un referendum sull’uscita dall’euro, ma l’uscita dall’euro via referendum è costituzionalmente impossibile: il M5S promuove in realtà una raccolta di firme per presentare una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che, se approvata dal Parlamento, permetterebbe di introdurre i referendum consultivi e quindi, eventualmente, in un secondo momento, indire un referendum consultivo – quindi non vincolante – sull’uscita dell’Italia dall’euro.

La campagna per uscire dall’euro è un cambio di posizione per il Movimento 5 Stelle rispetto alla campagna elettorale del 2013. Durante quella campagna elettorale, e anche per i mesi successivi, Beppe Grillo aveva detto più volte di non voler uscire dall’euro ma di volere che gli italiani potessero esprimersi con un referendum.