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  • Sabato 31 gennaio 2015

L’uccisione di Kenji Goto

Lo Stato Islamico ha diffuso un video che mostra la decapitazione del giornalista giapponese, rapito in Siria nell'ottobre del 2014

Lo Stato Islamico ha diffuso un video in cui mostra l’uccisione di Kenji Goto, giornalista giapponese catturato dall’IS lo scorso ottobre in Siria. Nel video un miliziano dell’IS – forse il “jihadista John, con accento inglese – minaccia il primo ministro giapponese Shinzo Abe per la partecipazione del suo governo nella coalizione internazionale che sta combattendo l’IS in Iraq e in Siria. Il video diffuso è simile a quelli pubblicati nei mesi scorsi che mostravano la decapitazione degli altri ostaggi occidentali in mano all’IS: Goto indossa una tunica arancione, come quelle usate nella prigione di massima sicurezza di Guantanamo – è inginocchiato e dietro di lui c’è un miliziano dell’IS vestito di nero con in mano un coltello. Il governo giapponese ha detto sabato sera che il video sembra autentico.

Goto era comparso per la prima volta in un video dell’IS il 20 gennaio, insieme a un altro ostaggio giapponese, Haruna Yukawa, la cui morte è stata annunciata il 24 gennaio con un’immagine e un messaggio audio. Goto è stato coinvolto negli ultimi giorni in alcuni complessi negoziati tra l’IS e il governo giordano, per un possibile scambio tra il pilota giordano Muath al Kasasbeh – catturato dall’IS dopo che il suo aereo è precipitato dalle parti di Raqqa – e la terrorista irachena Sajida al Rishawi, condannata per avere partecipato a un attentato ad Amman, in Giordania, nel 2005, che causò la morte di 57 persone. L’IS aveva proposto di liberare Goto in cambio di Rishawi, ma la Giordania aveva chiesto che fosse liberato il suo pilota al posto di Goto: prima della diffusione del video, i negoziati erano entrati in una fase di stallo da parecchie ore.

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha detto domenica che suo governo non smetterà di combattere il terrorismo, nonostante l’uccisione dei due ostaggi giapponesi. Il capo del gabinetto, Yoshihide Suga, ha parlato di “un atto terrorista di estrema brutalità”. Goto aveva 47 anni: era un rispettato giornalista e autore di cinque libri. Già in passato aveva lavorato come freelance in diverse zone di guerra. Dalle ricostruzioni che stanno circolando da qualche settimana, sembra che Goto sia stato rapito in Siria alla fine di ottobre, mentre stava cercando di entrare nel territorio controllato dall’IS per avere notizie di Yukawa, l’altro giapponese rapito e poi ucciso dall’IS.