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  • Sabato 24 gennaio 2015

Un record storico, nel sumo

Il mongolo Hakuhō ha vinto il suo 33esimo torneo ufficiale, diventando il lottatore più vincente nella storia del sumo

La spinta decisiva di Hakuhō durante l'incontro con Kisenosato, 23 gennaio 2015 (AP Photo/Kyodo News)
La spinta decisiva di Hakuhō durante l'incontro con Kisenosato, 23 gennaio 2015 (AP Photo/Kyodo News)

Il 29enne lottatore mongolo di sumo Hakuhō Shō ha vinto ieri a Tokyo, in Giappone, il 33esimo torneo ufficiale della sua carriera, diventando il lottatore di sumo più vincente della storia. Hakuhō ha battuto il precedente record di Taihō Kōki, che vinse 32 tornei fra il 1960 e il 1971. Quello di ieri era un incontro di uno dei sei tornei “principali” della stagione (chiamati honbasho). Vincendo l’incontro – che ha combattuto contro Kisenosato Yutaka, un forte lottatore del Giappone – Hakuhō Shō ha vinto in anticipo il titolo. Nel sumo per vincere è necessario atterrare o buttare fuori dalla zona di combattimento il proprio avversario. Nell’incontro di ieri Hakuhō e Kisenosato si erano atterrati assieme praticamente nello stesso momento, e per questo l’arbitro aveva deciso di ripetere il combattimento: poi Hakuhō ha battuto agilmente Kisenosato in sette secondi.

(l’incontro decisivo inizia a 9:26)

Hakuhō è da anni uno dei lottatori di sumo più forti in circolazione. È nato con il nome di Mönkhbatyn Davaajargal a Ulan Bator, in Mongolia, nel 1985, e dal 2001 è un lottatore di sumo professionista. È alto 192 centimetri e pesa 157 chili. Nel 2007, a soli 22 anni, è stato nominato yokozuna, una delle cariche più alte per un lottatore di sumo che tiene conto sia dei risultati sia del comportamento tenuto fuori dal campo (il sumo, in Giappone, ha una specie di valore rituale: i lottatori, chiamati rikishi, sono tenuti a seguire comportamenti molto rigidi). Hakuhō è il quarto yokozuna non giapponese della storia. In tutta la sua carriera, ha vinto 893 incontri e ne ha persi 186.

Hakuhō è molto popolare in Giappone anche per via del suo comportamento composto e gentile fuori dal campo: cosa molto apprezzata, dato che negli scorsi anni diversi rikishi sono stati scoperti a truccare le partite e a scommettere clandestinamente. Per gli standard del sumo, Hakuhō è ancora piuttosto giovane: in molti credono che potrebbe puntare a vincere almeno 40 honbasho.