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  • Mercoledì 14 gennaio 2015

Al Qaida ha rivendicato l’attentato contro Charlie Hebdo

La divisione yemenita dell'organizzazione terroristica ha detto in un video di avere pianificato e finanziato l'attentato di Parigi

In un nuovo video diffuso online mercoledì 14 gennaio, al Qaida nella penisola arabica (AQAP, la sigla in inglese) ha rivendicato l’attentato a Parigi di mercoledì 7 gennaio contro la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, a Parigi. Nel video, il leader del gruppo Nasser bin Ali al-Ansi dice che l’attentato è stato fatto per “vendetta”: dice anche che AQAP ha scelto l’obiettivo dell’attentato, e poi ha pianificato e finanziato l’attacco contro Charlie Hebdo. AQAP ha minacciato nuovi attacchi terroristici in Occidente: tra le città individuate come possibili bersagli, ci sono Parigi, Washington, New York e Londra.

 

Nel video, AQAP non ha rivendicato invece gli attentati compiuti dal terzo terrorista, Ahmedy Coulibaly, responsabile dell’uccisione di una poliziotta a sud di Parigi la mattina di giovedì 8 gennaio e di quattro ostaggi al supermercato kosher nell’est di Parigi il pomeriggio di venerdì 9 gennaio. Dopo l’uccisione di Coulibaly nell’irruzione della polizia al supermercato kosher, lo Stato Islamico (IS) aveva diffuso un video che mostrava Coulibaly giurare fedeltà a Abu Bakr al-Baghdadi, il leader dell’IS.

AQAP è la divisione di al Qaida che ha la sua base in Yemen, nella penisola arabica: ha ricevuto mandato dal leader di al Qaida, il medico egiziano Ayman al-Zawahiri, di compiere attentati terroristici all’estero. Nei giorni scorsi era già stato diffuso un video di AQAP sugli attentati di Parigi, ma non c’era stata una rivendicazione chiara e diretta. Dalle informazioni riportate dalla stampa francese, Saïd Kouachi – il più grande dei due fratelli che hanno attaccato la sede di Charlie Hebdo – ha viaggiato in Yemen tra il 2009 e il 2012 e ha ricevuto addestramento jihadista da AQAP. Negli ultimi anni lo Yemen è diventato la destinazione principale dei giovani musulmani che vogliono ricevere addestramento jihadista.