I provini a contatto di Hollywood

Una giornalista ha raccolto centinaia di fotogrammi mai pubblicati prima realizzati sui set di grandissimi film

Durante gli anni Cinquanta, con la diffusione di apparecchi fotografici leggeri e maneggevoli, si diffuse un metodo di lavoro fondamentale per i fotografi: l’utilizzo dei provini a contatto, realizzati collocando i segmenti di pellicola direttamente sopra la carta fotografica, in modo da ottenere dei fogli con molte immagini affiancate e rendere più semplice la selezione delle foto migliori. Sui grandi set cinematografici di Hollywood, quindi, i fotografi iniziarono a scattare centinaia di immagini, delle riprese e dei cosiddetti “dietro le quinte” catalogandole con questo nuovo sistema: gli studios, però, erano sempre molto attenti a selezionare le foto migliori a scopo promozionale, tralasciando o addirittura distruggendo tutte le altre immagini non approvate.

La giornalista e critica cinematografica statunitense Karina Longworth (che, tra gli altri, scrive per Guardian, LA Weekly, Village Voice e Slate) ha raccolto nel libro Hollywood Frame by Frame – The Unseen Silver Screen in Contact Sheets, 1951-1997 centinaia di provini a contatto realizzati sui set di grandissimi film dell’epoca del cinema classico hollywoodiano e mai pubblicati prima, che danno un’idea delle regole del marketing cinematografico dell’epoca: nei provini, infatti, si possono vedere immagini diventate famosissime accanto ad altre ugualmente belle che per una scelta mirata degli studios non erano state mai mostrate. Tra le foto ci sono Audrey Hepburn e il suo gatto sul set di Colazione da Tiffany di Blake Edwards, nel 1961, James Stewart e Grace Kelly abbracciati durante la lavorazione del film di Alfred Hitchcock La finestra sul cortile e Martin Scorsese e Robert De Niro sul set di Toro scatenato.