• Mondo
  • Sabato 10 gennaio 2015

La coda dell’aereo di AirAsia è stata riportata in superficie

Era stata ritrovata mercoledì scorso e potrebbe contenere le scatole nere

Part of the tail of AirAsia flight QZ8501 floats on the water's surface as Indonesian Navy divers conduct search operations for black boxes of the aircraft in the Java sea on January 10, 2015. Indonesian military divers chased on January 10 faint signals believed to be from the black box data recorders of an AirAsia plane that crashed in stormy weather, killing all 162 people on board. AFP PHOTO / POOL / ADEK BERRY
Part of the tail of AirAsia flight QZ8501 floats on the water's surface as Indonesian Navy divers conduct search operations for black boxes of the aircraft in the Java sea on January 10, 2015. Indonesian military divers chased on January 10 faint signals believed to be from the black box data recorders of an AirAsia plane that crashed in stormy weather, killing all 162 people on board. AFP PHOTO / POOL / ADEK BERRY

Sabato 10 gennaio le squadre di ricerca impegnate nel ritrovamento dell’aereo AirAsia precipitato nel Mar di Giava lo scorso 28 dicembre 2014 hanno riportato in superficie la coda dell’aereo, che era stata ritrovata mercoledì 7 gennaio. Il ritrovamento della coda è il più importante tra quelli fatti finora nelle ricerche dell’aereo, e potrebbe aiutare a capire meglio perché è precipitato: di solito nella coda degli aerei sono collocate le “scatole nere”, i dispositivi che registrano le informazioni sulle manovre eseguite e le conversazioni tra i piloti e il personale a terra. Non è però ancora chiaro se le scatole nere dell’aereo AirAsia siano ancora nella coda o se si siano staccate nell’impatto con l’acqua. La coda si trovava a circa trenta metri di profondità, ed era stata localizzata da un mezzo sottomarino: è stata riportata in superficie utilizzando delle specie di sacche gonfiabili, per poi essere issata su una nave con una gru.

aereo-ricerche

Venerdì a circa un chilometro dalla zona in cui si trovava la coda erano stati ricevuti dei segnali intermittenti dalle squadre di ricerca: i ricercatori non hanno ancora capito però se i segnali provenivano dai dispositivi di registrazione nella coda o da un’altra fonte. Sempre venerdì sono stati ritrovati quattro corpi, di cui due ancora sui sedili dell’aereo: il totale dei cadaveri ritrovati finora è 48 (in tutto i morti sono stati 162). La fusoliera dell’aereo, dove si ritiene si trovino la maggior parte dei corpi ancora da recuperare, deve ancora essere trovata. Sono stati avvistati cinque grossi oggetti – il più grosso dei quali è lungo 18 metri – che si pensa possano far parte della fusoliera. Le ricerche in questi giorni sono ostacolate dal cattivo tempo e dal mare mosso.

Venerdì il ministro dei trasporti dell’Indonesia, Ignasius Jonan, ha deciso di sospendere temporaneamente 61 voli, perché percorrevano alcune rotte in giorni per cui non avevano il permesso: lo stesso volo QZ8501 non poteva volare di domenica sulla tratta tra Surubaya e Singapore, in quanto volo low cost. Jonan ha anche multato ulteriori autorità – complessivamente 16 – per aver permesso all’aereo di volare senza permesso.

Foto: AP Photo/Adek Berry, Pool