Si può bere durante l’allattamento?

Ed è vero che la birra aiuta a produrre più latte? Sì, e no, secondo diverse ricerche, comunque rassicuranti: un bicchiere ogni tanto non è un problema

di Melinda Wenner Moyer – Slate @lindy2350

Durante le feste tutto gira intorno alle famiglie allargate e quindi tutto gira intorno all’alcool, tra vini, brindisi e ammazzacaffè. Ma se sei una mamma in periodo di allattamento? Forse vi avranno detto di bere birra scura tipo Guinness, secondo la vecchia storia per cui può aumentare la produzione del latte. Ma i libri per genitori quasi certamente vi avranno detto il contrario: di fare molta attenzione al consumo di alcool se siete madri che allattano, perché l’alcool si insinua nel latte e quindi viene assunto dal vostro bambino, esponendolo a vari rischi. Il popolare sito per genitori WhatToExpect.com [in italiano suona come “CosaAspettarsi.com”], per esempio, consiglia alle mamme di non bere più di un solo bicchiere per pasto, occasionalmente e a stomaco pieno, e di aspettare sempre da due a tre ore prima di allattare.

Quindi come bisogna comportarsi? Dato che sono una mamma in fase di allattamento, ho voluto scoprire io stessa la verità prima di ritrovarmi faccia a faccia con una zuppiera di zabaione. Sebbene non esistano moltissime ricerche a riguardo, sembra chiaro che mandar giù un paio di pinte no, non aumenterà la vostra produzione di latte (e anzi potrebbe fare il contrario) ma neppure stenderà il vostro bambino. Tanto per cominciare, un po’ di fisiologia di base. Quando sorseggi un bicchiere di vino, l’alcool passa dal tuo stomaco all’intestino e poi nel sangue. Passa anche nel latte materno, approssimativamente nella stessa concentrazione: in altre parole, se la tua concentrazione di alcool nel sangue è di 0,08 per cento, la concentrazione di alcool nel latte è pure dello 0,08 per cento. Il picco più alto di queste concentrazioni si raggiunge circa 30-45 minuti dopo aver bevuto il bicchiere di vino; dopodiché entrambe cominciano a scendere man mano che il vostro corpo smaltisce il vino. Quindi: invece che buttar via il vostro latte dopo aver bevuto, basta aspettare. Una volta sobrie, il vostro latte sarà di nuovo privo di alcool.

Ma anche se avete riempito il bicchiere un paio di volte, c’è poco, veramente poco alcool nel vostro latte: e veramente poco è quello ingerito dal vostro bambino. Se una mamma di circa 70 chilogrammi, diciamo, beve quattro drink – quattro bicchieri da tavola di vino – e poi, al suo picco di tasso alcolemico, allatta il suo bambino di circa 6 chilogrammi fornendogli circa 100 ml di latte materno, il suo bambino finirà per avere una concentrazione dello 0,003 per cento di alcool nel sangue. La stessa concentrazione che sua madre si ritroverebbe dopo aver bevuto un ottavo di una bottiglia di birra leggera da 0,33 litri.

I bambini smaltiscono l’alcool più lentamente degli adulti, ma dato che assumono così poco alcool dal latte materno questa differenza “non dovrebbe avere rilevanza clinica”, concludono i ricercatori di un recente studio in materia. Infine, c’è una più alta concentrazione di alcool in alcuni succhi di frutta – che possono contenere fino a 0,1 per cento di alcool dovuto alla fermentazione degli zuccheri – di quanta ce ne sia nel latte materno di una nutrice. Però attenzione a non confondere l’assunzione di alcool durante l’allattamento con l’assunzione durante la gravidanza. L’alcool passa direttamente dal flusso sanguigno di una madre incinta attraverso la placenta. Il feto avrà la stessa concentrazione di alcool nel sangue che ha sua madre. Non dico che non dovete bere un drink durante la gravidanza: sto solo dicendo che il calcolo in quel caso è diverso, quindi occhio.

Diversi studi sostengono che, a parità di alcool consumato, le donne in fase di allattamento si ubriacano meno delle altre donne. Sebbene non sia ben chiaro perché, la produzione di latte sembra abbassare i picchi massimi di concentrazione di alcool nel sangue, anche se le madri non si sentono necessariamente meno ubriache (yeah!). Altre buone notizie: il prodotto tossico del metabolismo dell’alcool, un composto chiamato acetaldeide, non passa affatto nel latte materno.

Questo non significa che bere e allattare non possa essere rischioso. “È importante, ovviamente, distinguere tra bevute occasionali, come bere una o due birre o un bicchiere di vino a cena, e bere da festa”, dice Maija Haastrup, farmacologa clinica all’ospedale universitario Odense della Danimarca. “Tutta un’altra faccenda è pure l’abuso cronico di alcool, che è un problema per un sacco di altre ragioni”. E poi, da brilli o ubriachi, si potrebbe inavvertitamente fare del male al bambino mentre ci si occupa di lui: farlo cadere, per esempio. Un ricerca dimostra che è tre volte più probabile far cadere accidentalmente il bambino da ubriachi che no. E infine non è mai una buona idea stare nello stesso letto con il proprio bambino dopo aver bevuto.

Alcune ricerche indicano anche che allattare dopo aver bevuto può influenzare il sonno del bambino, anche se non è chiaro in che modo. In uno studio, i bambini allattati con latte di madri che avevano bevuto dormivano più frequentemente ma per intervalli di tempo più brevi rispetto a quelli allattati normalmente, senza alcool. In un altro ancora, i bambini trascorrevano meno tempo in fase REM (Rapid Eye Movement) quando dormivano nelle tre ore e mezzo dopo aver consumato il latte materno con alcool e compensavano questi deficit di fase REM in seguito. Comunque le differenze erano minime. “Stiamo parlando di cambiamenti piuttosto lievi, e se abbiano o meno delle conseguenze non è ancora stato oggetto di studio”, dice Haastrup.

(Per inciso, c’è da dire che questi studi – in cui veniva dato un drink alle madri e poi veniva chiesto loro di allattare i loro bambini – avevano superato gli standard etici istituzionali. Gli standard etici della Società di Ricerca per lo Sviluppo del Bambino (Society for Research in Child Development) richiedono che gli scienziati “non adottino procedure che possano arrecare danno psicologico o fisico al bambino”. Chiaramente, quindi, i ricercatori coinvolti in questi studi e i loro istituti non credevano potessero esserci potenziali rischi nel dare da bere alle madri prima che allattassero i loro bambini).

Sfortunatamente, è piuttosto improbabile che l’alcool favorisca la maggiore produzione di latte, anche se lo abbiamo sentito dire per un sacco di tempo. In uno studio del 1991 i ricercatori diedero ad alcune nutrici del succo di arancia mischiato a etanolo e scoprirono che i loro bambini, subito dopo, mangiavano circa il 20 per cento in meno. Pare che l’alcool in verità riduca il rilascio di latte materno inibendo in parte il riflesso che ne permette la discesa (quei bambini non restavano affamati, comunque; recuperavano questo deficit di latte perso mangiando più frequentemente dopo).

E la birra? Ci sono prove limitate che l’orzo, usato per la produzione della birra, possa stimolare la secrezione dell’ormone della prolattina, coinvolto nella produzione del latte. La grande domanda è in che modo le due forze opposte – gli effetti negativi dell’alcool e quelli positivi dell’orzo – si bilancino quando una madre nutrice beve una birra. Nessuno studio se ne è occupato.

Vale la pena citare infine un altro studio, perché viene spesso citato sui libri e siti per genitori come prova che bere sia pericoloso per l’allattamento. Nel 1989 i ricercatori testarono lo sviluppo cognitivo e motorio di 400 bambini di un anno e poi confrontarono questi risultati con le quantità di alcool assunto dalle madri di quei bambini durante l’allattamento. Scoprirono che i bambini di madri che avevano bevuto almeno un drink al giorno durante l’allattamento non differivano significativamente dagli altri bambini per quanto riguardava lo sviluppo cognitivo, ma ottenevano risultati inferiori nei test motori. Ma ecco il punto: quando quegli stessi ricercatori condussero uno studio successivo sugli stessi bambini, sei mesi più tardi, non riuscirono a replicare quei risultati. Dai 18 mesi, in altre parole, i bambini delle madri che avevano bevuto durante l’allattamento ottenevano nei test motori gli stessi risultati degli altri bambini.

La morale è questa: le madri nutrici non dovrebbero preoccuparsi di bere un paio di drink durante le feste. Non sto dicendo di uscire e sfondarsi ogni sera tra Natale e Capodanno – per quanto possa sembrare divertente, è rischioso, credetemi: voi NON volete fare esperienza di una sbornia da mamme in fase di allattamento. E tuttavia state tranquille che il vostro bambino non finirà ubriaco se vi fate un paio di tazze di zabaione.

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Foto: La duchessa di Cambridge, Kate
(AP Photo/Mark Large, Pool)