Il pesce che vive più a fondo di tutti

È stato scoperto di recente nella Fossa delle Marianne: vive a più di 8100 metri di profondità, è bianco e ha la coda che assomiglia a un fazzoletto bagnato

di Rachel Feltman – Washington Post

Durante una recente esplorazione nella Fossa delle Marianne, che si trova nell’Oceano Pacifico ed è il posto più profondo del pianeta, è stato scoperto un nuovo e strano pesce che ha stabilito un nuovo record di vita in profondità. Jeff Drazen e Patty Fryers, i due scienziati della University of Hawaii che hanno guidato la spedizione, credono si tratti di una nuova specie appartenente alla famiglia dei Liparidae, detti anche “pesci lumaca”: i Liparidae vivono a grandi profondità e hanno l’aspetto simile a quello dei girini. Racconta il magazine New Scientist:

Una particolare varietà di Liparidae deteneva in precedenza il record per la specie marina che viveva più in profondità: era stata ritrovata a 7703 metri dal livello del mare. Sopportare l’enorme pressione del mare a quella profondità è complicato per la maggior parte degli animali: impedisce un uso disinvolto di nervi e muscoli, danneggia le proteine e il lavoro degli enzimi necessari per vivere.

Questa creatura, filmata a più riprese a circa 8143 metri di profondità, ha una forma del corpo diversa da quella dei Liparidae conosciuti fino ad ora, e potrebbe appartenere a una famiglia finora sconosciuta, hanno raccontato i due scienziati a BBC. Alan Jamieson, della University of Aberdeen, ha aggiunto: «crediamo faccia parte della famiglia delle Liparidae, ma ha un aspetto molto strano: non è chiaro cosa sia. È incredibilmente delicato, e quando nuota sembra che abbia dei fazzoletti bagnati che gli svolazzano dietro. Ha pure uno strano muso, che sembra quello di un cane dei cartoni animati».

Come fa quindi un pesce del genere a vivere a tali profondità? Quelli che vivono a profondità simili hanno nel proprio corpo la Trimetilammina-N-ossidata (TMAO), un enzima che aiuta le proteine a mantenere la loro forma originale all’aumentare della pressione. I pesci, però, non dovrebbero averne un quantità tale per vivere sotto gli 8200 metri, secondo alcune recenti scoperte di Jamieson. Di conseguenza, il record stabilito da questa nuova specie potrebbe essere definitivo.

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