Il “maxiemendamento” alla legge di Stabilità è stato approvato al Senato

Con un voto di fiducia alle cinque di mattina: dovrebbe risolvere la questione dei dipendenti delle province e bloccare la TASI per il 2015

Poco prima delle cinque di mattina di sabato 20 dicembre, il Senato ha approvato con un voto di fiducia il cosiddetto “maxiemendamento” alla legge di Stabilità proposto dal governo guidato da Matteo Renzi. Il documento è stato approvato con 162 sì e 37 no, alla fine di una riunione cominciata la mattina del giorno precedente. Il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto, mentre i senatori di Forza Italia sono usciti dall’aula. Il provvedimento ora dovrà passare alla Camera per l’approvazione definitiva.

Il “maxiemendamento” approvato nella notte è un documento che contiene alcune modifiche alla legge di Stabilità. La novità più importante riguarda i dipendenti delle province che da giovedì hanno iniziato una protesta contro i tagli agli enti locali, che a detta loro avrebbero potuto portare a diversi licenziamenti tra gli stessi dipendenti: secondo il governo, il “maxiemendamento” eliminerà questo rischio. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ha detto che martedì incontrerà i sindacati per spiegare il nuovo meccanismo.

 

Altri elementi del “maxiemendamento”, già annunciati nei giorni scorsi, sono il blocco della TASI nel 2015 – cioè i comuni non potranno alzare ulteriormente le aliquote rispetto al limite fissato per quest’anno – la riduzione dell’IVA per gli ebook dal 22 per cento al 4 per cento, e il blocco dell’aumento del canone RAI. Già lunedì il “maxiemendamento” dovrebbe arrivare alla Camera per l’ultimo voto.

Il testo del maxiemendamento è stato ultimato dal governo venerdì in tutta fretta: il vice-ministro dell’Economia, Enrico Morando, si è dovuto scusare per i molti refusi contenuti nel testo. Diversi senatori hanno protestato durante la lunga attesa, che ha costretto a rimandare la votazione fino a tarda notte. Alcuni esponenti della Lega si sono sfilati le scarpe e hanno iniziato a batterle contro i banchi.