Obama dice che Sony ha sbagliato a ritirare “The Interview”

Ha detto anche che avrebbe preferito essere consultato, prima, e che gli Stati Uniti risponderanno all'attacco: Sony ha risposto che non poteva fare altro e che sta cercando altri modi per rilasciarlo

US President Barack Obama speaks during a press conference in the briefing room of the White House December 19, 2014 in Washington, DC. Obama addressed the press before traveling with the first family on their annual Christmas beach vacation in the president's birth state of Hawaii. AFP PHOTO/BRENDAN SMIALOWSKI (Photo credit should read BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)
US President Barack Obama speaks during a press conference in the briefing room of the White House December 19, 2014 in Washington, DC. Obama addressed the press before traveling with the first family on their annual Christmas beach vacation in the president's birth state of Hawaii. AFP PHOTO/BRENDAN SMIALOWSKI (Photo credit should read BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)

Durante la conferenza stampa di fine anno, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha commentato la decisione di Sony di ritirare il film “The Interview”, dopo il grosso attacco informatico subito dalla casa produttrice lo scorso 24 novembre: secondo Obama non distribuire il film è stato un errore. Venerdì l’FBI ha detto che la Corea del Nord è responsabile dell’attacco, confermando i sospetti circolati molto recentemente: il film “The Interview”, in cui recitano Seth Rogen e James Franco, racconta di un complotto per uccidere il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Obama ha detto, rispondendo a una domanda sulla scelta di Sony:

Sì, credo che abbiano fatto uno sbaglio.

Ha poi aggiunto che avrebbe preferito essere consultato dalla Sony, prima che scegliesse di non distribuire il film, e che gli Stati Uniti risponderanno “proporzionalmente” all’attacco, «dove e quando decideremo noi».

Non possiamo avere una società in cui un dittatore di qualche posto può cominciare a imporre la censura qui negli Stati Uniti. Dal momento che qualcuno è in grado di intimidire delle persone per la diffusione di un film satirico, immaginate cosa inizieranno a fare quando vedranno un documentario o una notizia che non piace loro.

Il CEO di Sony, Michael Lynton, ha poi risposto ad Obama durante un’intervista con CNN, spiegando che «dato che non gestiamo dei cinema, non sta a noi decidere se un dato film potrà essere proiettato o meno». In serata, la Sony ha fatto sapere in un comunicato che a partire da quando il film è stato ritirato dai cinema «abbiamo immediatamente cominciato a studiare delle alternative che ci permettano di rilasciarlo su una piattaforma differente».

Foto: BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images