Di cosa si muore in Italia

Tra le principali cause delle 613.520 morti calcolate dall'ISTAT ci sono tumori, malattie del cuore e tra i giovani molti incidenti stradali (e c'è anche l'influenza)

L’ISTAT ha diffuso i dati sulle principali cause di morte in Italia riferiti al 2012, il periodo più recente per il quale sono stati elaborati dati statistici sull’argomento. Lo studio conferma che la popolazione italiana sta diventando più anziana e che di conseguenza aumentano, tra le cause di morte, le malattie legate all’età. Tra i più giovani gli incidenti stradali continuano a essere tra le principali cause di morte, più dei tumori e delle malattie cardiache.

• Nel 2012 in Italia sono morte 613.520 persone, dato che equivale a circa 92,2 morti ogni 10mila individui.

• Il tasso di mortalità rispetto al 2007 è diminuito del 6%, ma in termini assoluti il numero di morti è invece aumentato perché l’età media della popolazione continua ad aumentare, e più si va avanti con l’età più i rischi di morte sono elevati.

• In Italia si muore soprattutto per malattie ischemiche del cuore (come l’infarto), che solo nel 2012 hanno causato la morte di almeno 75mila persone. Seguono le malattie cerebrovascolari con oltre 61mila morti e altre patologie che interessano il cuore con più di 48mila morti.

• Le 15 principali cause di morte nel 2012 sono state:

1. Malattie ischemiche del cuore (12,2%)
2. Malattie cerebrovascolari (10%)
3. Altre malattie del cuore (7,9%)
4. Tumori maligni della trachea, dei bronchi, dei polmoni (5,5%)
5. Malattie ipertensive (5,1%)
6. Demenza e malattia di Alzheimer (4,3%)
7. Malattie croniche delle basse vie respiratorie (3,6%)
8. Diabete mellito (3,5%)
9. Tumori maligni del colon-retto (3,1%)
10. Tumori maligni del seno (2%)
11. Tumori maligni del pancreas (1,7%)
12. Tumori maligni del fegato e dei dotti biliari intraepatici (1,6%)
13. Malattie del rene e dell’uretere (1,6%)
14. Tumori maligni dello stomaco (1,6%)
15. Influenza e polmonite (1,6%)

Da sole, queste condizioni hanno causato il 65,4% delle morti nel 2012, per un totale di 401.481 persone.

• Per quanto riguarda gli uomini, le malattie ischemiche sono la causa più frequente di morte (13%); per le donne questa condizione è sostanzialmente alla pari con le malattie cerebrovascolari. Nella popolazione femminile sono inoltre più frequenti le morti dovute a ipertensione, demenza e malattia di Alzheimer. Questo si spiega in parte con il fatto che in media le donne vivono più a lungo e di conseguenza sono più esposte a certe malattie tipiche dell’invecchiamento.

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• Alcuni tumori che interessano solamente gli uomini o le donne sono tra le principali cause di morte nei due generi. Il tumore alla prostata è la decima causa di morte tra gli uomini, mentre quello del seno è la settima causa tra le donne, nonché il tipo di tumore più frequente.

• Nel primo anno di vita nel 2012 sono morti 1.710 bambini, nel 23% dei casi a causa di malformazioni congenite o altre anomalie presenti alla nascita.

• Nella fascia di età tra gli 1 e i 14 anni nel 2012 è stata rilevata la morte di 438 maschi e di 355 femmine. Le cause principali sono state malformazioni congenite e leucemia (in entrambi i casi circa il 10% delle morti). In questa fascia, il 9% dei maschi e il 7% delle femmine sono morti a causa di incidenti stradali.

• Tra i 15 e i 24 anni, con 1785 morti in totale, la principale causa di morte sono gli incidenti stradali sia per i maschi (34%) sia per le femmine (25%). La seconda causa più frequente è il suicidio, con il 14% del totale tra i maschi e il 10% tra le femmine. Nel caso dei maschi è piuttosto alto il numero di morti per omicidio: 37 casi pari al 3%.

• Nella fascia di età tra 25 e 44 anni c’è una differenza più marcata nel modo in cui si muore a seconda del genere. Le principali cause di morte per i maschi sono gli incidenti stradali e da trasporto in generale (14%) seguiti dal suicidio (12%). La prima causa per le donne è invece il tumore maligno del seno (14%), seguita dal suicidio (5,5%) e dagli incidenti stradali (4,9%).

• Chi ha tra i 45 e i 64 anni muore soprattutto per tumori o problemi cardiaci. I tumori maligni di trachea, bronchi e polmoni sono la causa di morte principale per gli uomini (12%), seguite dalle malattie di vario tipo del cuore (16%). Tra le donne, la prima causa è il tumore del seno (14%), seguito dal cancro della trachea, dei bronchi e dei polmoni (9%).

• Il numero più alto di morti si registra nella fascia di età tra i 65 e gli 84 anni: circa il 46% di quelli registrati nel 2012 dall’ISTAT. Le malattie del sistema circolatorio sono la prima causa e superano quindi quelle legate ai tumori. Resta comunque rilevante la morte per tumore maligno del polmone, causa dell’11% delle morti in questa fascia di età.

• Dagli 85 anni in poi le cause di morte sono soprattutto dovute a malattie del sistema circolatorio. In questa fascia il numero di morti tra le donne risulta molto più alto rispetto agli uomini, ma per il semplice motivo che in media i maschi muoiono prima. Nel 2012, per esempio, sono state rilevate quasi 165mila morti di donne sopra gli 85 anni rispetto ai circa 90mila casi tra gli uomini.

• Delle 613.520 morti calcolate dall’ISTAT nel 2012, 167.213 sono avvenute nel Nord-ovest, 120.517 nel Nord-est, 127.753 nel Centro, 131.432 nel Sud e infine 66.605 nelle Isole. Malattie come la demenza senile e le polmoniti sono prevalenti al Nord, mentre al Sud è mediamente più alto il numero di morti dovute al diabete.

• Infine, è interessante notare come nel 2012 siano morte 9.734 persone a causa dell’influenza e della polmonite. Nelle scorse settimane si è discusso molto, e con un certo allarmismo da parte dei media, del vaccino antinfluenzale perché si temeva che avesse causato la morte di alcune persone. I test eseguiti dagli organismi di controllo sui lotti di vaccino sospetti hanno dato esito negativo, confermando la sicurezza del farmaco. Senza la campagna stagionale di vaccinazioni per le persone più a rischio, bambini e anziani, il numero di morti causati dall’influenza e dalle sue complicazioni sarebbe probabilmente molto più alto.