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  • Sabato 6 dicembre 2014

La sinistra tedesca ha vinto in Turingia

Bodo Ramelow sarà il primo ministro: è la prima volta dalla caduta del muro che Die Linke, erede del partito comunista tedesco, ottiene un risultato di questo livello

Venerdì Bodo Ramelow, candidato del partito tedesco di sinistra radicale Die Linke, ha vinto le elezioni regionali ed è stato eletto primo ministro della Turingia, uno dei sedici stati federati di cui è composta la Germania. La Turingia è tradizionalmente governata dai conservatori. È la prima volta che un candidato socialista diventa governatore di uno stato tedesco dalla caduta del muro di Berlino.

Die Linke (letteralmente “La Sinistra”) è il partito di sinistra tedesco comunemente ritenuto erede del partito comunista della Germania dell’Est: è nato nel 2007 dalla fusione tra un gruppo di socialdemocratici dissidenti (SPD) ed ex membri del Partito del Socialismo Democratico (PDS), erede a sua volta del Partito Socialista Unificato di Germania (SED) sciolto dopo il crollo del muro di Berlino. L’elezione di Ramelow è considerato un successo molto importante per Die Linke: in molti in Germania criticano questo partito per non avere mai sufficientemente preso le distanze dal partito che c’era ai tempi della Repubblica Democratica Tedesca.

La Turingia è uno degli stati geograficamente centrali della Germania, appartenente alla ex DDR, e tra i più piccoli del paese: ha una popolazione di poco più di 2 milioni di abitanti. Tra le città più grandi e più note ci sono la capitale Erfurt, Jena e Weimar. Bodo Ramelow, ex sindacalista di 58 anni, è ritenuto uno degli esponenti più moderati di Die Linke, formato anche da membri che in passato non hanno nascosto le loro posizioni favorevoli alla dissoluzione della NATO e alla ricostruzione socialista della Comunità Europea. Ramelow – che comunque non ha ottenuto una vittoria schiacciante – ha vinto con il sostegno del suo partito e di altri partiti all’interno di una coalizione formata anche dai Verdi (Buendnis 90/Die Gruenen) e dai socialdemocratici di centrosinistra (SPD). Ci sono già stati alcuni dissidi interni, che da diversi commentatori vengono ritenuti un segnale delle probabili difficoltà che Linke potrebbe incontrare nel governo della Turingia. La coalizione è da tempo considerato una sorta di “esperimento” in vista delle elezioni federali in Germania che si terranno nel 2017 (nel 2013, Linke e SPD partecipavano alle elezioni come gruppi separati).

Benché Ramelow non abbia di fatto alcun passato da comunista militante, ci sono state diverse proteste riguardo queste elezioni: giovedì sera circa 1.500 persone, inclusi alcuni ex dissidenti incarcerati durante gli anni della DDR, si sono riunite all’esterno del parlamento regionale a Erfurt per manifestare contro l’elezione di Ramelow. Tra i cori urlati ci sono state espressioni come “Fuori la Stasi!” e “i Socialdemocratici ci hanno traditi”. I risultati elettorali in Turingia sono stati duramente criticati da Peter Tauber, segretario generale dell’Unione Cristiano Democratica (CDU), il partito del cancelliere Angela Merkel: Tauber ha definito le elezioni “un brutto giorno per la Turingia”. Ramelow entrerà ora nel Bundesrat, la Camera Federale del Parlamento tedesco, che ha 69 membri e rappresenta i 16 Länder federali.

Foto: Bodo Ramelow (Jens Schlueter/Getty Images)