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  • Sabato 6 dicembre 2014

“The Jungle”, l’accampamento vicino alla Silicon Valley

È iniziato lo sgombero di una delle più grandi baraccopoli americane, a poca distanza dalle sedi delle grandi aziende di Internet

San Jose, California. 
(Josh Edelson/AFP/Getty Images)
San Jose, California. (Josh Edelson/AFP/Getty Images)

Da diversi anni a pochi minuti dal centro di San Jose, città californiana a circa 70 chilometri a sud di San Francisco, c’è uno degli accampamenti di senzatetto più grandi degli Stati Uniti. L’accampamento è chiamato “The Jungle” (“La giungla”) ed è grande circa 270mila metri quadrati. Per molto tempo i funzionari di San Jose hanno ignorato l’esistenza dell’accampamento ma negli ultimi anni le cose sono cambiate, a causa dei cumuli di rifiuti in decomposizione, dei ratti e della sporcizia diffusa praticamente ovunque. Per questo la città di San Jose ha deciso di sbaraccare “The Jungle”: le operazioni di sgombero sono cominciate mercoledì 4 dicembre.

Lunedì mattina più di 20 poliziotti e impiegati pubblici si erano presentati all’accampamento: gridando e sbattendo le porte avevano ordinato agli abitanti di “The Jungle” di lasciare le loro case, ha scritto Associated Press. Avevano appeso dei manifesti gialli con scritto: «Attenzione!! La città di San Jose compirà uno sgombero degli accampamenti illegali nell’area…”. Giovedì mattina i funzionari si sono ripresentati all’accampamento.

Da quando è stato deciso lo sgombero, San Jose ha investito 4 milioni di dollari per ricollocare gli abitanti del campo e fornire loro alcuni servizi essenziali. 144 persone sono riuscite a trovare un’altra sistemazione ma altre 50 non hanno ancora un posto dove stare. Per esempio Doug Wynne, 60 anni, ha detto di voler restare il più a lungo possibile in “The Jungle” assieme ai suoi sei gatti. Wynne vive nell’accampamento da quattro anni e nel corso del tempo si è attrezzato come meglio è riuscito: ha creato una specie di percorso con dei vecchi mattoni che porta alla sua veranda. Ha arredato la sua casa-tenda con un tappeto, un divano e un letto. Wynne è arrivato dalla Florida, dove gli era stata pignorata la casa, nella speranza di riuscire a vendere un software: senza successo.

Il Los Angeles Times racconta che l’accampamento era diventato motivo di grosso imbarazzo per l’amministrazione locale, soprattutto perché a pochi minuti da “The Jungle” c’è la Silicon Valley, l’area dove hanno sede moltissime società di internet tra cui le più famose al mondo. Negli ultimi anni nella Silicon Valley il numero dei senzatetto è aumentato molto: oltre a “The Jungle” ci sono almeno altri 200 piccoli accampamenti in cui vivono moltissimi senzatetto. Scrive il Los Angeles Times:

«Nel 2013 si stimava che a San Jose e nei dintorni della contea di Santa Clara ci fossero 7.600 senzatetto, più che a San Francisco. E il 75 per cento di loro dormiva all’aperto, sui marciapiedi, nei parchi, sotto i cavalcavia delle autostrade–- una percentuale più alta rispetto a qualsiasi altra grande città americana. I funzionari locali hanno dato la colpa del fenomeno all’aumento dei prezzi delle case»

Il responsabile del team che si occupa della gestione della situazione dei senzatetto a San Jose, Ray Bramson, ha detto che l’aumento della violenza, le piogge e le pessime condizioni sanitarie del campo hanno spinto le autorità a ordinare lo sgombero. Lo scorso mese, per esempio, un residente di “The Jungle” ha provato a strangolarne un altro con una corda. Un altro è quasi rimasto ucciso dopo essere stato colpito con un martello.