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  • Mercoledì 3 dicembre 2014

Un altro tennis è possibile?

In Asia è iniziato un torneo pieno di campioni – da Federer a Sampras, da Agassi a Djokovic – con nuove regole immaginate per rendere il gioco più divertente e televisivo

Lo statunitense Andre Agassi dei Singapore Slammers contro l'australiano Mark Philippoussis dei Manila Mavericks all'International Premier Tennis League, Singapore, 2 dicembre 2014. 
(ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images)
Lo statunitense Andre Agassi dei Singapore Slammers contro l'australiano Mark Philippoussis dei Manila Mavericks all'International Premier Tennis League, Singapore, 2 dicembre 2014. (ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images)

Venerdì 28 novembre è iniziato l’International Premier Tennis League, un torneo di tennis a squadre sponsorizzato da Coca Cola e Qatar Airways che si giocherà fino al 13 dicembre in quattro diverse città asiatiche: Manila, Singapore, Dubai e New Delhi. Il torneo è più simile a un’esibizione che a un evento competitivo: partecipano tennisti tuttora in attività (tra cui Roger Federer, Andy Murray, Novak Djokovic, Maria Sharapova e Serena Williams) insieme a campioni del passato come Andre Agassi, Goran Ivanišević, Pete Sampras e Martina Hingis. In tutto ci sono 21 vincitori di un Grand Slam e 14 tennisti che sono stati al primo posto della classifica ATP dei tennisti professionisti. Rafael Nadal, che aveva già dato la sua disponibilità, si è dovuto ritirare per motivi di salute. Il torneo è interessante perché si gioca un tennis con regole diverse, nel tentativo di rendere lo sport più divertente e attraente.

Il torneo è stato ideato dal tennista Mahesh Bhupathi, il primo indiano a vincere un Grand Slam nel 1997. Partecipano quattro squadre – i Manila Mavericks, gli UAE Royals, gli Indian Aces e i Singapore Slammers – che si affronteranno tra loro in un girone all’italiana per un premio di un milione di dollari. Pare comunque che le entrate dei giocatori saranno molto più alte: si dice che gli organizzatori abbiano speso 24 milioni di dollari (quasi venti milioni di euro) per assemblare le squadre e che i giocatori più importanti saranno ricompensati con un milione di dollari a partita.

Del torneo si sta parlando molto proprio per le sue regole innovative, che puntano ad accorciare e velocizzare il gioco per renderlo più facile da seguire e attirare nuovo pubblico: da tempo si discute dell’eccessiva durata delle partite di tennis, che possono raggiungere anche le cinque ore, scoraggiando molte persone dal seguirlo e rendendo difficile la loro trasmissione in tv. Per questo molti guardano con attenzione all’IPTL per capire se si tratterà di un esperimento isolato o se potrebbe venire applicato almeno in parte nelle partite del circuito.

Le regole
Tutte le squadre si affrontano tra loro in quella che viene definita una “partita”, che è composta da cinque “set”. Ogni “set” corrisponde di fatto a una partita tradizionale della durata di un set tradizionale: i cinque “set” sono quindi un singolare maschile, un singolare femminile, un doppio maschile, un doppio misto e un singolare tra campioni del passato. Al posto del tie-break, una volta arrivati a cinque game pari si applica uno “shoot-out”: un game della durata di cinque minuti senza cambi di campo, vinto dal giocatore che ha ottenuto più punti. Le regole prevedono anche l’eliminazione del vantaggio sul 40-40 con l’introduzione di un punto definitivo. Tra un punto e l’altro non ci potranno essere più di 20 secondi, scanditi da un orologio a bordo campo, pena la perdita di un punto: i cambi di campo non potranno superare i 45 secondi e la pausa tra un set e l’altro i tre minuti. I cinque “set” si giocano tutti, in ogni caso: ogni game vale un punto e la squadra che vince più game, contati sul totale dei cinque set, vince la partita. Se una partita è pari dopo cinque set, si tiene un “super shoot-out” della durata di sette minuti, in cui si affrontano i due tennisti più forti scelti da ogni squadra. Grazie a queste nuove regole le partite non dovrebbero durare più di tre ore l’una.

All’interno del torneo, poi, la squadra che vince una partita ottiene 4 punti. Quella sconfitta ne riceve 2 se vince più di 20 game, 1 se vince più di 10 game, 0 punti se ne vince meno di 10. Le partite si giocano a Manila dal 28 al 30 novembre, a Singapore dal 2 al 4 dicembre, in India dal 6 all’8 dicembre e negli Emirati Arabi Uniti dall’11 al 13 dicembre. In Italia verranno trasmesse da SuperTennis, il canale tv della Federazione Italiana Tennis.

Chris Kermode, presidente dell’ATP (l’associazione dei tennisti professionisti), ha commentato così le nuove regole del torneo: «penso sia fantastico che qualcun altro si impegni nel tennis e cerchi di farlo conoscere in nuovi mercati». Kermode però ha anche ricordato che «dobbiamo essere molto chiari: si tratta di una serie di esibizioni». I tennisti sono strapagati in anticipo e accolti come rockstar, e che accompagnano le gare con balletti e trovate per divertire i tifosi.

Quello dell’IPTL non è però un tentativo isolato di cambiare le regole del tennis e velocizzare il gioco. A gennaio 2015 lo svizzero Roger Federer e l’australiano Lleyton Hewitt giocheranno a Sydney una partita di esibizione al meglio dei cinque set, dove ogni set sarà vinto al meglio dei quattro game e non dei sei. Inoltre sarà previsto il tie-break sul 3-3 (e non sul 6-6) e verrà eliminato il “let”, quindi si continuerà a giocare se la pallina toccherà la rete durante il servizio, anziché ripetere la battuta. Molti pensano che anche in questo caso si tratti solo di un espediente per rendere l’esibizione più televisiva, ma altri sono convinti che sia un esperimento destinato a durare: Craig Tiley, direttore della Federazione di tennis australiana, lo ha definito «una svolta, che rivoluzionerà il gioco del tennis».