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  • Giovedì 20 novembre 2014

I cinema contro “The Hunger Games” a Bangkok

Una delle principali catene di cinema thailandesi ha deciso di non proiettarlo perché i manifestanti usano uno dei simboli del film per protestare contro i militari

A Thai student flashes a three-finger salute, an unofficial symbol of resistance against the army's May coup, as she stands by a poster of the latest Hunger Games film, at a cinema hall in Bangkok on November 20, 2014. Thai police said they have detained three university students from outside Bangkok cinemas on November 20 as at least two theatres cancelled opening screenings of "The Hunger Games" in the junta-ruled nation. AFP PHOTO/Christophe ARCHAMBAULT (Photo credit should read CHRISTOPHE ARCHAMBAULT/AFP/Getty Images)
A Thai student flashes a three-finger salute, an unofficial symbol of resistance against the army's May coup, as she stands by a poster of the latest Hunger Games film, at a cinema hall in Bangkok on November 20, 2014. Thai police said they have detained three university students from outside Bangkok cinemas on November 20 as at least two theatres cancelled opening screenings of "The Hunger Games" in the junta-ruled nation. AFP PHOTO/Christophe ARCHAMBAULT (Photo credit should read CHRISTOPHE ARCHAMBAULT/AFP/Getty Images)

Apex Group, una delle principali catene di cinema della Thailandia e che possiede tre cinema a Bangkok, ha ritirato dalle sale il film The Hunger Games: Mockingjay Parte 1. La saga tratta dai libri di “The Hunger Games” è da tempo considerata controversa in Thailandia: il saluto con le tre dita alzate, tratto dal film, è diventato il simbolo dell’opposizione contro il colpo di stato militare del 22 maggio.

La decisione di ritirare il film è stata presa dopo le contestazioni durante il discorso del generale Prayuth a Khon Kaen, una città nella regione di Isaan – nel nord-est della Thailandia – dove la famiglia dell’ex primo ministro Yingluck Shinawatra ha ancora molto sostegno tra la popolazione. Cinque studenti si sono presentati con una maglietta con la scritta “Non vogliamo il colpo di stato” e hanno fatto il saluto delle tre dita, simbolo del “Distretto 12”, quello immaginario e particolarmente povero da cui proviene la protagonista del film. Poi sono stati arrestati.

Time riporta le parole di un portavoce del gruppo Apex, che ha spiegato al Bangkok Post il motivo per cui la società ha deciso di non proiettare il film: «Ci sembra che le nostre sale vengano utilizzate per motivi politici». L’amministrazione del gruppo Apex ha fatto sapere che qualcuno aveva comprato 200 biglietti per la prima del film di Hunger Games via Internet e se li era fatti spedire a casa. Più tardi, quello stesso giorno, quei biglietti erano stati distribuiti gratuitamente su Facebook: il titolo del post era “Fate il segno delle tre dita, portate i pop-corn e andate al cinema”. Tutto quello che le persone dovevano fare per ottenere un biglietto gratuito era rispondere alla domanda “In che modo Capitol City [la città dei cattivi autoritari in Hunger Games] assomiglia a Bangkok?”. Dopo poco tempo c’erano già 241 commenti sotto al post.

Hunger Games è una serie di film (tratta dai libri di Suzanne Collins) ambientata in un futuro distopico. C’è un regime totalitario e repressivo – situato a Capitol City – che ha diviso in distretti la nazione, per tenere sotto controllo il popolo e per accumulare ricchezze per sé e per i pochi distretti che li appoggiano, mentre gli altri muoiono di fame. La storia parla di un’eroina, Katniss, che finisce a guidare la rivolta contro il potere di Capitol City: il gesto delle tre dita alzate è il simbolo della lotta contro l’ingiustizia e l’oppressione.