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  • Mercoledì 29 ottobre 2014

Gli scontri di mercoledì a Roma

Quattro persone sono state ferite dalla polizia durante un corteo dei lavoratori dell'acciaieria di Terni, con loro c'era anche Maurizio Landini della FIOM

(Vincenzo Livieri - LaPresse)
(Vincenzo Livieri - LaPresse)

Aggiornamento delle 10.30: Questa mattina, giovedì 30 ottobre, il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, ha convocato le organizzazioni sindacali per un esame della vertenza AST. All’incontro, che si tiene a Palazzo Chigi, partecipa anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

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Quattro persone sono state ferite durante gli scontri tra la polizia e il corteo dei lavoratori degli Acciai Speciali di Terni (AST) del gruppo ThyssenKrupp che si è tenuto oggi a Roma. Alla protesta era presente anche il segretario della FIOM, Maurizio Landini: ha detto di essere stato preso a manganellate e ha criticato l’atteggiamento della polizia e il governo. La manifestazione è stata organizzata dopo che l’azienda ThyssenKrupp ha annunciato la messa in mobilità di 550 operai – per risparmiare 100 milioni di euro – e la chiusura del forno di Terni tra il 2015 e il 2016. Le agenzie di stampa scrivono che in serata il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha sentito al telefono sia il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che lo stesso Landini.

Scontri e tensione altissima a Roma durante il corteo degli operai Acciai Speciali di Terni (Ast), che finisce con 4 operai feriti mentre il governo intravede la possibilità di un accordo con ThyssenKrupp sui licenziamenti annunciati dal gruppo tedesco per la controllata Ast Terni. La manifestazione è iniziata davanti all’ambasciata tedesca, poi il corteo composto da duecento operai si è diretto verso il ministero dello Sviluppo economico e intorno alle 13.30 all’altezza di piazza Indipendenza si sono verificati violenti scontri con le forze dell’ordine. «Quello che è successo è inaccettabile. Chi ha dato l’ordine è responsabile», ha dichiarato il leader della Fiom, Maurizio Landini presente al corteo.

Renzi telefona ad Alfano
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha seguito nel corso del pomeriggio gli sviluppi della manifestazione della Ast. Dopo gli scontri, Renzi ha avuto una lunga conversazione telefonica con il ministro dell’Interno, nella quale ha chiesto «un’analisi dettagliata dell’accaduto» affinché «siano accertate le responsabilità».Il presidente del Consiglio ha chiesto poi a tutte le parti in causa di «abbassare i toni», per evitare che una crisi industriale possa provocare lacerazioni e nuovi scontri. Nel corso del pomeriggio Renzi ha sentito anche Landini e ha incontrato i vertici di Federacciaio e di Cassa Depositi e Prestiti. Sui fatti di Roma, è intervenuto anche Graziano Delrio: «Il governo – ha spiegato Delrio – continua ad essere impegnato nell’affrontare la crisi di Ast Terni ed effettuerà una puntuale verifica per quanto accaduto oggi con il ferimento di alcuni operai». D’altro canto Susanna Camusso, numero uno della Cgil, ha chiesto conto di quanto avvenuto ad Alfano. «Il governo, infatti, deve rispondere pubblicamente dei fatti di oggi e convocare il Comitato permanente per l’ordine e la sicurezza pubblica per dare esplicite indicazioni di attenzione e rispetto», si legge in una nota. Camusso è poi andata all’ospedale Umberto I di Roma dove sono ricoverati gli operai per accertarsi dello stato di salute dei lavoratori e dei dirigenti colpiti.

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