• Italia
  • Domenica 26 ottobre 2014

Il discorso conclusivo di Matteo Renzi alla Leopolda

Ha paragonato i suoi critici ai pensionati che osservano pessimisti i lavori di un cantiere, e parlato anche di politica internazionale

Foto Federico Bernini/LaPresse
25-10-2014, Firenze
È iniziato il secondo giorno della quinta edizione della Leopolda. Migliaia di cittadini si sono accreditati per partecipare ai 50 tavoli di lavoro previsti durante tutta la giornata. Moltissimi gli ospiti istituzionali.
nella foto: il Premier Matteo Renzi
Foto Federico Bernini/LaPresse 25-10-2014, Firenze È iniziato il secondo giorno della quinta edizione della Leopolda. Migliaia di cittadini si sono accreditati per partecipare ai 50 tavoli di lavoro previsti durante tutta la giornata. Moltissimi gli ospiti istituzionali. nella foto: il Premier Matteo Renzi

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha chiuso oggi la quinta edizione della Leopolda, la manifestazione politica inaugurata nel 2010. Renzi ha parlato per circa cinquanta minuti di moltissimi temi, fra cui soprattutto politica economica nazionale e internazionale (ha parlato di Ucraina e Libia). Renzi ha anche paragonato i critici delle sue proposte al «pensionato nel cantiere che prevede che i lavori nella stradina sotto casa sua non verranno mai finiti». Uno dei passaggi più applauditi del suo discorso è stato un riferimento al rinnovamento della sinistra: «il posto fisso non c’è più, il mondo è cambiato» e che «sarà bello sapere se è più di sinistra rimanere aggrappati alle nostalgie e o se è più di sinistra prevedere il futuro». Renzi si riferiva alla manifestazione di ieri della CGIL a Roma, organizzata per criticare il Jobs Act e a difesa dell’articolo 18.

foto: Federico Bernini/LaPresse